Il mercato dell’auto ne viene da due mesi tragici, dove ad aprile le immatricolazioni sono calate addirittura del 98%, un risultato ai minimi storici.
E mentre tutto il settore si sforza di trovare le soluzioni per riemergere da questa crisi, finalmente parte la Fase 2 dell’emergenza. Attenzione, fase 2 non vuol dire riapertura totale, ne abbiamo già parlato, ma comunque dal 4 maggio per molti settori, tra cui l’automotive, c’è la possibilità di riprendere il lavoro quotidiano con qualche accorgimento.
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RIPARTONO LE IMMATRICOLAZIONI AUTO NELLA FASE 2
Ecco che già dal primo giorno della riapertura delle concessionarie ripartono le immatricolazioni: parliamo di poche cifre, certo, ma che comunque accendono un barlume di speranza.
Il 4 maggio, secondo i dati raccolti da Quattroruote, le immatricolazioni avevano già raggiunto quota 1.041, escluse le targhe dell’ultim’ora.
Parliamo di cifre irrisorie se paragonate alle perdite subite nel lockdown, ma comunque nettamente superiori alle 4.279 immatricolazioni totali di aprile.
COSA È SUCCESSO A MAGGIO?
Senza farsi prendere troppo dall’entusiasmo, cerchiamo di analizzare concretamente le motivazioni di questo boom.
Non pensiamo che dal 4 maggio le concessionarie siano state invase dai clienti (cosa del tutto improbabile anche per le misure di sicurezza da adottare) e c’è ancora da confermare una certa costanza in questa lenta ripresa. Solo nelle prossime settimane, infatti, si potrà accertare il trend positivo del primo giorno di riapertura.
Quello che possiamo già adesso considerare è che molti di queste immatricolazioni siano il frutto di ordini già in essere, vetture acquistate prima del lockdown e immatricolate solo adesso.
Pensiamo anche a tutti i Dealer che hanno continuato a registrare nuovi lead durate il periodo di chiusura forzata o che grazie alle solide strutture digitali sono riusciti addirittura a chiudere qualche contratto, registrando poi la targa nel primo giorno utile.
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COSA DOVREMO ASPETTARCI?
Ad oggi è troppo presto per fare una qualche previsione sul mercato dell’auto, soprattutto perché ci sono ancora molti interrogativi dietro le dinamiche della ripartenza. In primis le richieste delle Associazioni automotive al Governo, per aiuti concreti e sostegno al settore.
Come ogni crisi precedentemente affrontata, nasceranno delle nuove opportunità di business e bisognerà essere pronti a coglierle per riuscire ad attutire il colpo Coronavirus.
Il mestiere del Dealer cambierà, ci saranno meno porte aperte e più visite su appuntamento, la vetrina digitale acquisirà un’importanza maggiore e forse anche le abitudini dei clienti si orienteranno sempre di più all’acquisto online.