In concessionaria l’87% dei clienti è soddisfatto

La truffa dei finti rivenditori auto: come riconoscere un vero concessionario?

Federauto ha commissionato a Format Research una ricerca sulla soddisfazione dei clienti nelle concessionarie italiane. Dallo studio promosso dalla Federazione Italiana Concessionari d’Auto, che entra nel vivo del dibattito sul futuro della filiera dell’automobile, emerge che andare dal concessionario vuol dire ancora trovare fiducia e affidabilità, almeno per un italiano su due. Negli ultimi cinque anni, infatti, più del 50% degli acquisti di nuove auto è avvenuto tramite un concessionario.

Nonostante le evoluzioni del mercato e la nascita di piattaforme virtuali per la compravendita, il concessionario resta una figura verso cui gran parte degli italiani ripone fiducia e ne apprezza il supporto in caso di necessità.

concessionario-agente

DÀ PIÙ SERVIZI DELL’ONLINE

Lo studio ha ovviamente evidenziato le ragioni di chi sceglie un concessionario, ovvvero la fiducia (43%), l’assistenza nella gestione delle pratiche, a cominciare dai finanziamenti (29,3%), l’ampia gamma di soluzioni di acquisto (25,2%).

L’acquirente chiede di essere seguito dal personale del concessionario in tutte le fasi dell’acquisto e in quelle successive, dalla scelta del modello (43,3%), all’assistenza post-vendita (32,9%). Ma anche per la personalizzazione del finanziamento (30,4%) e gestione del proprio usato (26,3%).

agente-concessionario

“E’ una fase delicata per il mondo dei concessionari auto – dice il Presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino – È evidente anche da questa ricerca che per i beni di valore e di lunga durata, come l’automobile, l’intermediazione del professionista continua ad offrire affidabilità, riconoscibilità e garanzia di sostegno in ogni fase delle operazioni di selezione ed acquisto. Proprio per questo, crediamo che il nuovo regolamento VBER (Vertical Block Exemption Regulation) peggiora le condizioni di acquisto per i consumatori, oltre a mettere a rischio ben 72.000 posti di lavoro solo nel nostro Paese. Il modello distributivo voluto dalla Commissione Europea – sottolinea De Stefani Cosentino – retrocede i concessionari al ruolo di semplici agenti e rischia di mettere a repentaglio l’1,8% del PIL, con un minor gettito fiscale del 3%”.

CHI SCEGLIE LA CONCESSIONARIA FISICA?

Federauto ha anche potuto fare un “identikit” del compratore tipo. Residente nelle grandi aree metropolitane del centro nord, fra i 35 e i 65 anni, buona capacità di acquisto e se è giovane sceglie più facilmente di acquistare un’auto per sperimentare le nuove tecnologie.

customer experience concessionario

Due acquirenti su tre preferiscono il contatto diretto all’acquisto via web. Il 36,6% non ama affatto la compravendita online, il 33,5% usa internet per gli acquisti, ma non per comprare una vettura.

IL 34% ASCOLTA IL VENDITORE

Interessante è capire come ci si informa prima di scegliere un’auto. Il 34,5% ascolta i consigli del rivenditore, il 22% si basa sul passaparola, il 21,8% si affida alla qualità del marchio, il 20,3% consulta i siti online specializzati, il 17,3 % preferisce il sito della casa madre.

Digital dealer: ecco cosa serve

L’87% DEI CLIENTI È SODDISFATTO

L’indagine demoscopica di Format Research elabora poi un altro indicatore, utile per scendere più nel dettaglio: è l’INS (Indice Netto di Soddisfazione). In tal senso, l’87% di clienti dei concessionari italiani si sono detti soddisfatti o molto soddisfatti.

L’INS assegna 36,6 punti a cortesia e disponibilità del concessionario, 37,7 punti a professionalità e competenza, 34,4 all’assistenza e supporto nella scelta. Non meno importante è l’assistenza nella gestione degli aspetti finanziari: un sostegno che fa guadagnare 32 punti INS.

CRESCERÀ IL MERCATO EV (MA CON GLI INCENTIVI)

La survey di Federauto dedica un focus all’auto elettrica, scelta solo dall’1,9% di chi ha acquistato una nuova auto negli ultimi 5 anni. Tra chi non l’ha acquistata, il 27,2% si dice propenso a dotarsene nei prossimi anni, ma solo con agevolazione.

Auto elettriche: il punto a Automotive Dealer Day 2022

Questo tipo di veicolo trova maggiore interesse soprattutto tra i giovani e i residenti nelle grandi aree metropolitane. “Ad oggi – commenta De Stefani Cosentino – la fotografia restituita dal sondaggio indica chiaramente che si tratta di una nicchia di mercato. Le auto elettriche potranno acquisire in futuro nuovi spazi di mercato, man mano che diverranno più accessibili e il Paese si doterà delle infrastrutture necessarie”.

Il Presidente De Stefani Cosentino conclude: “Se è vero che questo tipo di investimenti di lunga durata richiede una figura professionale per guidare l’acquirente nella selezione, allora il concessionario resterà un punto di riferimento, al netto della tecnologia a disposizione”.

Partecipa alla discussione

Leggi anche