Federmotorizzazione: concessionari, cuore della catena distributiva

futuro concessionari auto Simonpaolo Buongiardino

Quale futuro per i concessionari auto? “Di sicuro sono e saranno il cuore della catena distributiva”. Parola di Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione, che abbiamo incontrato a Rimini, in occasione della fiera Off Road Show, a margine di un convegno organizzato proprio dalla Federazione nazionale commercianti della motorizzazione.

futuro concessionari auto convegno Federmotorizzazione 2017

Un cuore che non è omogeneo, “perchè i grandi operatori hanno e avranno sempre più maggiore considerazione e forza agli occhi delle Case auto”. Un cuore da esaltare, proprio perchè l’obiettivo ancestrale di Federmotorizzazione è “dar voce” alle istanze del settore automotive. Che, come ha sottolineato il giornalista Pierluigi Bonora, mediatore del convegno, è tornato, con i risultati dello scorso anno e dei primi mesi di quest’anno, ad essere “un traino economico per il nostro Paese. Un traino, però, non riconosciuto“.

MISURE DA ADOTTARE

Il binomio “futuro concessionari auto”, infatti, si gioca sul filo della fiscalità, che vede nella situazione italiana un vero e proprio esempio negativo a livello europeo. “Bisognerebbe orientarsi sull’onda degli altri Paesi europei – ha spiegato Buongiardino -, sia per quel che concerne la questione dell’Iva, sia per l’abolizione del superbollo. Il presente sta dimostrando come l’adozione di misure strutturali (dal superammortamento, ai bonus fiscali) abbia ricadute positive sul mercato”.

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L’OSSERVATORIO SULLE IMPRESE

Durante il convegno riminese di Federmotorizzazione, è stato presentato il punto di vista di AlixPartners sulla questione ambientale e sul futuro delle motorizzazioni, e sono stati illustrati i dati dell’Osservatorio sulle Imprese della mobilità 2016 curato dall’istituto di ricerca Format Research: in questo contesto, emerge che i rivenditori fanno registrare un livello di fiducia più elevato rispetto al resto delle imprese della mobilità. Segno di un settore che sta ripartendo.

Anche l’evoluzione del consumatore finale ha il suo peso: gran parte degli imprenditori (l’88%), infatti, in presenza di clienti sempre più informati e consapevoli, considera la formazione del personale un aspetto chiave per migliorare il proprio business.

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