Nel periodo antecedente al lockdown la nostra Redazione ha condotto la survey “Concessionari e Nuova Mobilità”, su un campione di 40 Dealer distribuiti su tutto il territorio italiano. L’obiettivo primario della nostra ricerca era quello di fare il punto sulla transizione alla new mobility e sui sistemi di telematica in Concessionaria.
Lo studio, presentato in anteprima a RentalHUB Digital Version andato in scena il 20 maggio, è stato commentato da tre Dealer che vi avevano partecipato: Luca Villotta, Chief Technical & Digital Officer di De Bona Motors, Antonio Pappalardo direttore della divisione flotte di Lombarda Motori, Pietro Maresca, co-titolare di Fiorentino & Maresca e Presidente di Federauto Bologna.
Il cammino dell’elettrificazione, già prima del lockdown, era un percorso ben definito per Case auto e concessionari, ma la crisi nata dall’emergenza Coronavirus ha sollevato qualche perplessità sulle tempistiche prefissate in origine.
Leggi anche: il Covid fermerà l’elettrificazione?
ELETTRIFICAZIONE IN CONCESSIONARIA: PRIMA DEL LOCKDOWN
Il nostro studio è stato condotto su un campione di 40 Concessionari, per un totale di 312 sedi e quasi 450 mila veicoli venduti nel 2019, tra nuovo e usato.
Un campione molto ampio che ci ha permesso di avere uno spaccato quanto più fedele possibile anche a livello nazionale, poiché abbiamo intervistato Dealer di piccole, medie e grandi dimensioni, dai monomarca ai multibrand.
I nostri ospiti a RentalHUB Digital Version, partendo dall’analisi della survey, hanno tracciato quelli che potranno essere i cambiamenti post-Coronavirus sul percorso della transizione energetica.
Sull’organizzazione di vendita, vediamo come i 2/3 dei Dealer abbiano già un team dedicato alla vendita delle sole alimentazioni alternative (auto elettriche, ibride e ibride plug-in).
Diversa la questione del post-vendita, dove solo il 35% del campione ha adibito un’area service esclusiva per la manutenzione di auto elettriche e ibride. In questo senso però c’è da considerare che tale organizzazione prevede un grande investimento da parte del Dealer e che nella maggior parte dei casi si tratta di una richiesta imposta dalla Casa.
Leggi anche: come cambierà il mestiere del Dealer dopo il Covid?
Ad ogni modo, anche il restante campione che ha dichiarato di utilizzare un’Area Service condivisa per tutte le motorizzazioni, ha adottato (o sta adottando) tutte le attrezzature necessarie anche per la manutenzione delle auto green.
ELETTRIFICAZIONE IN CONCESSIONARIA: GLI INVESTIMENTI GIÀ AVVIATI
Organizzazione di vendita e post-vendita per le auto ad alimentazioni alternative, sono solo due degli investimenti che i Dealer hanno dovuto sostenere per stare al passo con il processo di elettrificazione.
Pensiamo anche alle infrastrutture di ricarica installate in concessionaria (il 91% del campione ha già adottato le soluzioni di ricarica) o ai corsi di formazione per il personale.
Quest’ultimi spesso vengono direttamente forniti dalla Casa (33% dei casi), soprattutto per quanto riguarda il personale di officina.
IL PROCESSO DI ELETTRIFICAZIONE POST-COVID: PAROLA AI DEALER
D: “Cosa pensate dell’elettrificazione post-Covid? Il processo in atto potrà subire dei rallentamenti?”
Luca Villotta, Chief Technical & Digital Officer De Bona Motor:
“Ritengo ci siano due grossi temi su cui è necessario riflettere. Da un lato lo stock di auto invendute in questi mesi di lockdown, che per forza di cose sono per la maggior parte (se non la quasi totalità, ndr) ad alimentazioni tradizionali: tutte queste auto rimaste ferme nelle nostre concessionarie ritengo influiranno negativamente sulla vendita di auto elettriche e ibride.
L’altro tema importante è l’incertezza economica nata da questa crisi. Prima molti clienti che stavano valutando l’acquisto di auto ad alimentazioni alternative, ad oggi si trovano nella condizione di dover fare scelte più ponderate. In più c’è anche la questione degli incentivi, che a livello regionale seguono delle politiche di applicazione differenti.”
Antonio Pappalardo, Direttore della divisione flotte di Lombarda Motori:
“Per quanto riguarda l’offensiva della nostra Casa (Volkswagen, ndr), in partenza era molto ricca, per cui noi eravamo pronti a ricevere in Concessionaria tutte le novità green da presentare ai Clienti.
Nel mondo automotive, prima dell’emergenza, si parlava solo di mobilità intermodale, car sharing, car pooling ed elettrico. L’emergenza Coronavirus ha chiaramente interrotto questo tipo di ragionamenti, oggi il focus principale è il distanziamento sociale e probabilmente un uso più frequente del mezzo di proprietà.
La mobilità, che era già in corso di un profondo cambiamento, richiede di essere messa nuovamente in discussione. Quello che dobbiamo fare sicuramente è impiegare tutte le nostre energie per capire la corretta direzione da intraprendere.”
Pietro Maresca, co-titolare Fiorentino & Maresca e Presidente di Federauto Bologna
“Credo che la rotta verso l’elettrico sia già ampiamente tracciata, a maggior ragione dopo questa emergenza, ci sarà più attenzione e sensibilità alle questioni ambientali.
Certamente adesso non è facile fare delle previsioni su quello che sarà, perché sono venute meno molte certezze. Penso ci potrà essere un rallentamento nell’immediato, non tanto nelle citycar o nelle compatte, bensì nelle auto di segmento superiore: in questo caso subentrerà il problema dell’autonomia e delle infrastrutture di ricarica.”