Nel 2015 Ford punta a rafforzare il proprio rapporto con la rete, promettendo importanti ripercussioni anche in termini di gestione della concessionaria. Lo conferma Fabrizio Quinti, direttore flotte e remarketing, che spiega come tra i programmi maggiormente importanti per il Costruttore ci sia il noleggio a lungo termine dedicato alle piccole e medie imprese. Un target sempre più proteso verso la formula del renting, che può essere presidiato con efficacia solo attraverso l’attività territoriale dei dealer.
L’attenzione di Ford, in particolare, è orientata al programma trade-in FordBusinessPartner, introdotto nel corso del 2014, grazie al quale l’usato diventa l’anticipo per il noleggio. “Questa formula innovativa – sottolinea Quinti – è pensata per chi vuole passare dall’auto di proprietà al noleggio a lungo termine in modo semplice e vantaggioso” e rappresenta uno strumento molto utile nell’ambito della gestione della concessionaria. Ecco in cosa consiste: “Il valore della permuta – prosegue Quinti – viene utilizzato come anticipo del noleggio e, se il valore dell’usato è superiore alla quota d’anticipo richiesta, il cliente potrà sfruttare l’eccedenza per pagare i canoni mensili. Il programma presenta un ulteriore vantaggio in termini di flessibilità: l’usato da dare in permuta può anche non essere intestato al cliente che sottoscrive il noleggio”.
E’ evidente come, grazie a questo strumento, Ford intenda intercettare le esigenze della miriade di piccole e medie realtà produttive nazionali, offrendo al contempo ulteriori opportunità di business ai dealer alla propria rete. Rete che si compone di circa 100 concessionari e 190 punti vendita, distribuiti uniformemente su tutto il territorio nazionale. A questi dealer, Ford offre anche un nuovo programma di training: un progetto completo, con strumenti operativi specifici e formazione on site. “L’obiettivo – conclude Quinti – è formare consulenti specifici, ma anche creare i presupposti e la mentalità per affrontare i clienti business, che hanno esigenze e processi di acquisto diversi rispetto al cliente privato”.