La crescita globale prevista da Infiniti per i prossimi anni si traduce in importanti prospettive per la gestione della concessionaria. Il Costruttore premium giapponese, infatti, ha annunciato un’espansione della rete di vendita italiana che partirà da Roma, Lucca e Torino nell’anno in corso, per proseguire nel 2015 nel resto del territorio nazionale e in particolare nel nord Italia (Lombardia, Veneto e Trentino). L’obiettivo dunque è quello di allargare l’attuale rete di Infiniti in aree in cui non è ancora presente, visto che dal 2008 ad oggi l’Italia ha operato unicamente con il supporto del concessionario Fassina. Dall’autunno 2014 questa collaborazione si concentrerà nei Centri Infiniti di Milano e Padova ma, in virtù della ristrutturazione appena avviata, Infiniti Europe si accinge ad accogliere nuovi partner nel suo piano di crescita.
Si tratterà di operatori selezionati con una solida esperienza nel mercato premium che potranno, a loro volta, sfruttare questa preziosa opportunità per migliorare la gestione della concessionaria. Anche perché la riorganizzazione della rete di Infiniti è strettamente connessa con il piano di crescita globale che sosterrà il brand nel prossimo decennio. Il piano prevede una crescita del 60% del portafoglio veicoli nei prossimi cinque anni, mentre il numero di motori e di cambi raddoppierà. In pochi anni Infiniti amplierà il suo impatto produttivo da Giappone e Stati Uniti a ben cinque nazioni in tre continenti, grazie all’inizio della produzione di veicoli in Cina quest’anno, nel Regno Unito nel 2015 e in Messico nel 2017.
I dati di vendita del primo semestre del 2014 in Europa centrale e occidentale hanno già evidenziato un trend positivo: immatricolazioni in crescita del 63%, derivanti sia dal lancio della Q50 che dall’espansione della rete distributiva in Francia e Svizzera. Ora, a conferma dell’enorme importanza attribuita da Infiniti al mercato italiano, arriva l’ampliamento della rete nazionale. Una copertura capillare che avverrà anche nel mercato strategico delle flotte attraverso l’apertura di nuovi Business Center.