Promuovere la gestione dell’usato dei concessionari, facendo capire ai consumatori che non tutti coloro che vendono automobili sono dealer ufficiali. A questo ambiscea Federauto, organismo che rappresenta i dealer di tutti i marchi di veicoli commercializzati in Italia. La Federazione, dopo 4 anni di lavoro, si è lasciata alle spalle l’idea di coinvolgere le Case auto per dare vita al progetto del “Concessionario DOC”: una sorta di marchio di denominazione di origine controllata che spieghi al cliente la differenza tra un concessionario ufficiale e un operatore indipendente.
Ma, ritenendo valida l’idea originaria, l’ha trasformata in un progetto volto a creare un marchio dell’usato di categoria, che quindi sia in grado di portare benefici anche sul piano della gestione dell’usato dei concessionari. “Si tratta di una vera e propria rete di qualità perché per farne parte, oltre ad essere concessionari ufficiali di una Casa auto, ci impegniamo a vendere un certo tipo di usato che non ha subito sinistri importanti, con il chilometraggio certificato e un certo tipo di garanzia”, ha spiegato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, che ha presentato l’iniziativa in occasione dell’ultimo Consiglio di amministrazione.
Gli obiettivi perseguiti attraverso questo progetto sono principalmente due: far capire ai privati che rivolgersi a un concessionario ufficiale per vendere il proprio usato conviene e proiettare sul mercato i valori e le promesse che questo sistema è in grado di offrire. Ma non è tutto. Il nuovo network dei concessionari di usato DOC è legato a doppio filo con il web. Ad essere pubblicizzato, infatti, è un sito internet in cui si trova una rete di qualità. Requisiti essenziali per entrare a farne parte: in primis essere concessionari ufficiali e poi garantire una serie di plus rispetto a privati e a operatori indipendenti. Non ultimi quelli di offrire un servizio in linea con i nuovi standard imposti dal web, come l’inserimento di quante più foto e video sugli annunci.