I gommisti italiani vivono un momento di forte espansione. Il loro numero, in linea con il successo che incontra il settore, negli ultimi cinque anni è cresciuto del 7,8%. L’analisi è di Federpneus, l’Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici.
Nel 2016 la rete contava 6.594 aziende (rispetto alle 6.118 del 2011), che rappresentano il 5,6% sul totale delle 117.540 aziende operanti nel settore dell’autoriparazione italiano, che comprende meccanici e motoristi, elettrauto, carrozzieri, gommisti, centri di revisione, stazioni di servizio, autolavaggi e officine dei concessionari.
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La rete di gommisti italiani è proporzionata al grado di motorizzazione del nostro Paese. Secondo gli ultimi dati ACI disponibili, nel 2016 in Italia il parco circolante contava 43.492.002 vetture. Di conseguenza, ciascuno dei 6.594 gommisti italiani in attività nel 2016 poteva disporre in media di un bacino di 6.596 autoveicoli. Ferma restando, ovviamente, la concorrenza agguerrita degli altri operatori della riparazione, tra cui compaiono anche i dealer.
PICCOLI GOMMISTI CRESCONO
La crescita della rete è in linea con il momento positivo di cui gode il venditore e montatore di pneumatici nel nostro Paese. Una professione – quella del gommista – che negli ultimi anni ha puntato molto sulla propria professionalizzazione, per far fronte alle continue evoluzioni tecnologiche imposte dal mercato e dar filo da torcere alle figure concorrenti, non ultime le officine ufficiali delle Case.
Un altro fattore alla base della crescita del numero di gommisti italiani, senza dubbio, è anche la nuova richiesta generata dall’introduzione dell’obbligo di utilizzare i pneumatici invernali in determinati periodi dell’anno e zone geografiche. Un obbligo determinato dalla presa di coscienza del legislatore di quanto sia importante usare il giusto pneumatico per garantire la sicurezza in tutte le condizioni d’esercizio.
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CRESCITA LOCALIZZATA AL NORD
Non a caso, il maggiore incremento della rete di gommisti italiani è stata proprio nel Nord Italia. Dal 2011 al 2016 il loro numero è aumentato del 12% nelle regioni settentrionali. Molto meno marcata la crescita nelle regioni insulari (+4,5%) e meridionali (+3,9%), mentre al Centro la percentuale è leggermente al di sotto della media nazionale (+8,9%).
A registrare la crescita maggiore è stato il Piemonte (+15,9%), seguito da Liguria (+13,7%) e Veneto (+13%). Solo due regioni hanno il segno meno: si tratta delle Marche (-2,3%) e della Valle d’Aosta (-22,2%). La regione in cui nel 2016 era presente il maggior numero di gommisti è la Lombardia (771). A seguire la Sicilia con 746, Campania con 634, Lazio con 609 ed Emilia Romagna con 568. Nel complesso, queste cinque regioni ospitano poco più della metà di tutte le aziende di gommisti del Paese.