Guidi (Asconauto): “La distribuzione dei ricambi riprenda dai concessionari”

Portare a compimento la copertura nazionale con i consorzi e potenziare il business dei ricambi originali degli autoriparatori d’Italia. Sono questi gli obiettivi 2019 targati Asconauto, l’Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Auto.

In occasione del convegno “La Capitale Automobile Mobility” – il summit, giunto alla settima edizione, dedicato agli operatori del post-vendita, della telematica, dell’assistenza ricambi e della componentistica – Fabrizio Guidi, presidente dell’associazione, ha fatto il punto sui prossimi traguardi da raggiungere e sulle prospettive del business dei ricambi nel 2019.

Fabrizio Guidi, presidente Asconauto

GLI OBIETTIVI DI ASCONAUTO

Secondo Guidi, nel 2019 è fondamentale potenziare il business dei ricambi originali degli autoriparatori italiani.

“Abbiamo 20mila autoriparatori, serviti da oltre 900 concessionari. Noi pensiamo che ci sia spazio per portare avanti un progetto che riguarda la logistica dei ricambi. Quindi, magazzini centralizzati messi insieme dai concessionari del consorzio, per ottimizzare il servizio di stoccaggio di forniture e la commercializzazione dei ricambi originali”.
Fabrizio Guidi, presidente Asconauto.

SERVICE DAY 2019

Per il 2019, Guidi prospetta un Service Day sempre più potenziato. Il Dealer Day dedicato al service si svolgerà a Brescia l’8 e il 9 novembre.

“Portiamo avanti questo progetto con Quintegia. Quest’anno ci sarà più utenza. Finora c’è stata una grande attenzione per la parte formativa. Sia quella che riguarda il service, che l’aspetto dedicato alle officine. Da qui la nascita della nostra Academy, con corsi volti a migliorare le prestazioni e il business all’interno delle officine”.

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IL BUSINESS DEI RICAMBI 2019

Secondo il presidente di Asconauto, lo sviluppo del business dei ricambi non sarà lineare, perché è necessario il confronto con le scelte di alcune case auto.

“Si riprenda dai concessionari la distribuzione dei ricambi. Stiamo lavorando anche con le flotte perché facciano usare ai loro autoriparatori i ricambi originali”.

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