Un tempo l’auto era considerata uno status symbol. Ora è vista come un semplice mezzo per spostarsi, indispensabile ma non per forza di proprietà. Un trend che porta a guardare con interesse alle nuove forme di mobilità come il car sharing, come conferma anche il grande successo di Car2Go a Roma. Ma la buona notizia per i concessionari è che, nonostante ciò, un italiano su due nei prossimi due anni è intenzionato ad acquistare un’auto, preferibilmente usata. Sono questi i tratti principali del nuovo automobilista italiano ai tempi della crisi, ribattezzato “smart driver”, che emergono da un’indagine Nielsen effettuata nel primo trimestre del 2013 su un campione di oltre 29 mila persone in 58 Paesi.
Innanzitutto c’è da dire che il 70% degli italiani ama guidare e la stessa percentuale considera l’auto al pari di un “buon amico”. Dati che testimoniano come la passione per l’automobile sia ancora ben viva nel nostro Paese. Detto ciò, 7 italiani su 10 (il 19% in più rispetto alla media europea) ritengono importante poter utilizzare una vettura anche se non è di proprietà. Mentre uno su due ha dichiarato di volerne acquistare una nei prossimi due anni: il 21% di questi è orientato verso una vettura di seconda mano, il 27% opterebbe per un’auto nuova.
I più convinti a voler comprare un’auto sono gli under 30, con il 61% delle preferenze, seguiti dagli uomini (57%). Ma solo il 29% di chi possiede un’auto la considera ancora uno status symbol, percentuale che scende al 18% per chi non ha un proprio mezzo di trasporto privato. Per l’84% dei possessori, e per il 59% dei “non possessori”, la vettura è semplicemente un mezzo per spostarsi, al quale attribuisce un valore funzionale. Percentuali che la dicono lunga sul cambiamento nell’approccio all’auto ai tempi della crisi, di cui anche i dealer dovrebbero tener conto.