L’idrogeno occuperà un posto stabile nel futuro dell’industria auto e della mobilità? Ancora è prematuro rispondere a questa domanda. Un dato, però, è certo: ci sono Costruttori che si stanno dando da fare perché questa motorizzazione alternativa possa svilupparsi sempre di più. Nissan, Toyota e Honda, in particolare, hanno comunicato già da tempo di aver stretto “un accordo volto allo sviluppo di stazioni di idrogeno in Giappone” che, dallo scorso giugno, gode anche dell’appoggio del governo locale.
L’obiettivo del progetto siglato dai tre colossi giapponesi è quello di coprire parzialmente i costi per le stazioni, supportando le società operanti nel settore delle infrastrutture per la costruzione di un’ampia rete di rifornimento a disposizione dei proprietari dei veicoli a idrogeno. D’altronde, erano stati gli stessi Costruttori coinvolti a definire i contorni della loro partnership. “Il progetto – spiegano – copre in parte le spese operative sostenute dalle società che si occupano delle infrastrutture, con il supporto del governo giapponese per le stazioni di idrogeno. Inoltre, i partner del progetto lavoreranno per diffondere la conoscenza di queste misure di sostegno e incoraggiare nuove imprese ad entrare nel business delle forniture di idrogeno”. È chiaro infatti che, affinché l’industria auto e la mobilità a idrogeno possano diffondersi, è necessario investire nello sviluppo delle stazioni di rifornimento.
Nel frattempo Toyota alla fine dello scorso anno ha lanciato l’auto a idrogeno Mirai, mentre Honda sta progettando un veicolo analogo da commercializzare entro aprile 2016 e Nissan sarà pronta per il lancio sul mercato nel 2017. L’accordo tra i tre big resterà in piedi fino a quando le vetture a idrogeno saranno una realtà ben solida nel mercato e le infrastrutture saranno presenti in numero sufficiente, cioè più o meno nel 2020.