L’industria auto e la mobilità, nel nostro Paese, sono sempre più sostenibili. La buona notizia arriva da alcuni dati di mercato pubblicati da Anfia, associazione nazionale filiera industria automobilistica. Nei primi 6 mesi del 2015, in particolare, l’immatricolazione di vetture “ecofriendly” si è conquistata una quota pari al 13,9% del totale mercato. Il merito è soprattutto delle auto a gas, che da gennaio a giugno hanno registrato una crescita del 10%.
Il mercato italiano delle auto ecosostenibili, sempre secondo i dati di Anfia, rappresenta circa il 39% del mercato Ue+Efta e il 44% di quello dei 15 Paesi aderenti all’Unione europea. Nel mese di giugno risultano in crescita le immatricolazioni bi-fuel e anche quelle a benzina e gasolio, che hanno segnato rispettivamente un +20% e +15%. Le vetture elettriche si sono avvicinate a quota 1.000, con un incremento di oltre il 66% mentre le ibride (oltre 13.300) sono aumentate del 16% rispetto a gennaio-giugno 2014. Grazie al ruolo chiave delle vetture a metano e Gpl, in Italia, l’incidenza delle alimentazioni alternative non ha paragoni rispetto ai Paesi dell’Unione europea. Tanto che possiamo vantare emissioni medie di CO2 delle nuove vetture vendute tra le più basse del Vecchio Continente.
L’elevata presenza di motorizzazioni alternative a benzina e diesel, nel 2014 ha determinato emissioni medie pari a 117,8 g/km di CO2, contro una media Ue di 123,4 g/km. Un chiaro segnale della direzione intrapresa dall’industria auto e dalla mobilità italiana. In nostro Paese, infatti, ha raggiunto, già nel 2011, il target fissato per il 2015 dalla Commissione europea di 130 g/km. E secondo le elaborazioni di Anfia, nei primi sei mesi del 2015, il valore medio delle emissioni di CO2 è destinato a diminuire ulteriormente attestandosi su 115,6 g/km.