Il mercato delle “connected car” e i sistemi di “guida assistita”, ma anche l’elettrico e l’avanzata del car sharing. Insomma, una disamina approdondita dell’industria auto e della mobilità al centro dello studio “Connected, anonimous, shared, electrified, verso l’auto del futuro”. L’analisi, condotta a livello globale dalla società di consulenza aziendale AlixPartners, è stata presentata oggi nel corso della manifestazione ForumAutoMotive, promossa a Milano dal giornalista Pierluigi Bonora con l’obiettivo di dare una forte scossa ai protagonisti della mobilità a motore.
La ricerca ha messo in luce come l’industria automobilistica sia oggi chiamata ad affrontare enormi e costose sfide tecnologiche, destinate a stravolgere nei prossimi 20 anni le attuali forme di mobilità e trasporto. Nel 2018 ogni automobile venduta in Europa sarà dotata di un’infrastruttura di connettività. E si prevede che entro quell’anno, il mercato delle “connected car” raddoppierà i propri volumi per arrivare a un valore di 40 miliardi di euro, crescendo ogni anno del 20% rispetto ai 20 miliardi stimati nel 2014.
Grandi protagonisti dell’industria auto e della mobilità del prossimo futuro sono i sistemi di ausilio alla guida, come ad esempio i dispositivi di parcheggio automatico, quelli in grado di garantire il mantenimento della corsia di marcia e l’adaptive cruise control. Sistemi che tra cinque o dieci anni potrebbero essere tecnologicamente presenti sulle nostre autostrade ma, secondo lo studio, rimarranno ancora limitati a impieghi e ambienti specifici.
Altre tendenze emerse dalla ricerca di AlixPartners, che a ForumAutomotive 2014 aveva presentato lo studio “Nutrire la mobilità del futuro”, sono relativi alla straordinaria crescita globale del car sharing (oggi conta 5 milioni di utenti per 92mila veicoli) e alla mobilità elettrica che, sottolinea l’indagine, anche se oggi è realtà rimane ancora un mercato di nicchia destinato a crescere nel futuro.