Agli europei, ma soprattutto agli italiani, non piacciono le auto a guida autonoma. Ma nonostante ciò, l’industria auto e la mobilità globale vanno sempre più in questa direzione. A mettere nero su bianco l’antipatia che i nostri connazionali nutrono per le cosiddette “self-driving cars” è stato AutoScout24, il portale leader in Europa per la compravendita di veicoli online, che ha condotto una ricerca su questo argomento.
I risultati dello studio mostrano la forte diffidenza degli automobilisti nei confronti dei veicoli senza pilota, anche nel caso in cui la loro diffusione dovesse impattare positivamente sui costi di assicurazione. Secondo AutoScout24, infatti, appena il 14,9% degli italiani è disposto ad accettare il supporto automatico alla guida. Una realtà che vede in prima fila giganti della Silicon Valley quali Google e Apple, ma anche player più tradizionali come Bmw, Audi, Volvo, Mercedes e Toyota. Costruttori già al lavoro su alcuni prototipi che rivoluzioneranno l’industria auto e la mobilità in un orizzonte temporale neanche troppo lontano, considerando che la prima produzione significativa è attesa nel 2030.
Anche tra gli europei, l’entusiasmo nei confronti di questa avveniristica mobilità resta confinato in percentuali basse. Ma ciò che contraddistingue gli italiani è la causa di questo scetticismo. Sempre secondo la ricerca di AutoScout24, infatti, gli abitanti del Bel Paese amano guidare e temono di essere privati di uno dei piaceri della vita per eccellenza. Una realtà testimoniata anche dalla bassa diffusione del cambio automatico. In linea di massima, gli uomini presentano una più lieve apertura rispetto alla guida automatica, mentre tra le donne permane una diffidenza più marcata. Il fattore decisivo sono le remore circa la nuova tecnologia. La paura di perdere il piacere della guida riguarda solo 15 donne su 100 e per gli uomini sale al 18,4%.