L’industria auto e la mobilità globale punta i riflettori sugli aspetti tecnologici più che sulla meccanica. Un assaggio del trend in atto arriva dal Salone di Francoforte, che terrà aperto i suoi battenti fino al 27 settembre. Tra gli stand di uno tra i più prestigiosi appuntamenti dell’auto a livello europeo, infatti, emerge forte che gli sforzi di Costruttori, componentisti e aziende di servizi informatici sono tutti tesi su due temi di sicuro appeal: la connettività e la guida autonoma.
Le auto elettriche, fino a ieri veri e propri cavalli di battaglia, vengono ora presentate come una delle opzioni che l’industria auto mette a disposizione della mobilità individuale. Il futuro va in un’altra direzione, tutta da scrivere, nella quale le automobili non sono che un tassello (senza dubbio il più evoluto) all’interno di un disegno più ampio fatto anche di leggi, infrastrutture e servizi personalizzati. Gli sviluppi della connettività a bordo auto sono davvero infiniti, considerando che le materie prime sono praticamente già tutte presenti sulle auto alto di gamma in commercio.
Bastano una scheda sim integrata e un GPS per rendere l’auto facilmente rintracciabile in caso di incidente. E che l’industria auto e la mobilità sia già orientata in questo senso non è una novità, visto che dal 2018 tutte le vetture di nuova immatricolazione dovranno essere in grado di chiamare autonomamente il numero unico di emergenza europea 112. Ecco perché al Salone di Francoforte 2015, un ruolo di primo piano se lo ritagliano sensori, software, radar, laser e telecamere. Componenti molto sofisticati sempre più presenti sulle nuove automobili al fine di aumentare il livello di sicurezza attiva e passiva. L’obiettivo è arrivare a guidare in modalità autonoma. Uno scenario possibile già oggi per manciate di secondi, ma ancora troppo prematuro (perlomeno in Italia) per diventare pienamente realtà.