La mobilità sta cambiando, non solo il modo di spostarci. Stanno nascendo nuovi modelli di business, tra sharing e subscription, votati alla sostenibilità. Serviranno nuovi attori che copra il ruolo di protagonisti. Gli operatori del settore automotive, concessionari e dealer, case auto e aziende della filiera, potranno diventare Mobility Leaders, se saranno in grado di evolvere.
Ad Automotive Dealer Day 2023 si è parlato infatti anche new mobility e noi abbiamo chiesto a chi di mobilità se ne intende.
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Cambia la mobilità, siamo pronti?
Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Connected Car&Mobility del Politecnico di Milano, ha parlato del rapporto (necessario) tra aziende private, dealer e OEM della nuova mobilità, e amministrazioni locali: “C’è molto lavoro da fare ancora oggi per arrivare a una mobilità realmente integrata. C’è poco coinvolgimento di dealer, di start up, di altri attori che potrebbero essere molto rilevanti nella mobilità del domani“.
I cittadini oggi non sono soddisfatti della mobilità, spiega Salvadori, e sono questi nuovi attori, dealer e aziende di sharing mobility, a poter fornire loro una risposta: “Ci sono tutte le caratteristiche per farlo. C’è bisogno però della pubblica amministrazione e in generale di maggiori competenze all’interno della filiera, assunzione di figure dedicate – ad esempio come un mobility manager, un innovation manager – che possano portare queste idee e concretizzarle all’interno delle città“.
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Anche Massimo Ciuffini, Coordinatore Tecnico dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, parla di nuove opportunità e nuovi business model: “In questo momento il modello economico della sharing mobility è completamente legato all’iniziativa privata, ma non è in grado di penetrare in quei territori in cui la domanda non è particolarmente intensa. Gli operatori, e i veicoli sharing, all’altezza di rispondere a questa domanda ci sono, ma dobbiamo capire come riuscire espandere questa offerta su tutto il territorio“.
Il ruolo del dealer nella nuova mobilità
Nicola Maldarizzi, Co-CEO Maldarizzi Automotive, è tra i dealer che hanno compreso il loro potenziale e stanno cercando di lavorare ad un nuovo modello per le proprie aziende: “Penso che il nostro ruolo sia quello di cavalcare questi trend. Dobbiamo andare in questa direzione, far evolvere quello che già facciamo tutti i giorni, ovvero gestire la mobilità“.
E il problema della territorialità? “Sicuramente abbiamo differenze culturali, anche geografiche, che possono imporre dei limiti ma anche creare delle opportunità. Dobbiamo declinare queste nuove tendenze, soprattutto in questo momento di grande trasformazione, per cercare di portare a un altro livello le nostre aziende“.