Dove è finito il mercato dell’auto che, fino a qualche tempo fa, ogni mese cresceva? L’anno che stiamo vivendo ci racconta una realtà ben diversa. E i numeri ci dicono che anche ad agosto 2019 il calo è stato di oltre il 3%: precisamente negli ultimi 30 giorni le immatricolazioni sono state 88.581, contro le 91.590 di un anno fa (fonte: Dataforce).
Un calo che avrebbe potuto essere più evidente se non ci fossero state oltre 21 mila auto-immatricolazioni, ovvero un exploit delle km0, che hanno rappresentato circa il 25% delle auto vendute nel mese estivo per eccellenza. Vero è che, per molti aspetti, agosto è un mese anomalo, ma è altrettanto vero che i trend che determinano il segno meno sono evidenti.
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MERCATO DELL’AUTO: IL CALO DEL DIESEL
Primo fra tutti: il calo delle auto diesel che, rileva Dataforce, hanno venduto circa il 30% in meno rispetto a un anno fa. Se dunque lo scorso anno il calo del gasolio in Italia era più contenuto rispetto al resto d’Europa, nel 2019 il decremento è stabilmente a doppia cifra. E, allo stesso tempo, le alimentazioni alternative, pur crescendo (l’elettrico ha ottenuto un buon +163% rispetto ad agosto 2018), non sono ancora in grado di colmare il gap lasciato dal diesel.
Le vendite delle auto a benzina continuano ad avere un trend positivo (+44% ad agosto) e si stanno avvicinando, nei numeri complessivi, a quelle a gasolio, ma si tratta soprattutto di citycar o Suv di piccole dimensioni che, non a caso, sono gli unici due segmenti di auto che mostrano una crescita.
ECOTASSA E ECOBOUNS INUTILI
A questo fattore, ne va aggiunto un altro: la sostanziale inutilità di ecotassa e ecobonus. I timori che le associazioni di settore e gli esperti avevano sollevato al momento dell’ufficialità della Manovra 2019 si sono rivelati assolutamente fondati.
I fondi stanziati per l’incentivo, infatti, sono ancora in buona parte inutilizzati, mentre le vendite delle auto soggette a ecotassa, specie in alcune categorie, sono in crescita, perché molti clienti della fascia alta non hanno cambiato le abitudini di acquisto (tradotto: sono disposto a spendere qualche migliaia di euro in più per avere il modello che voglio) e gli stessi Costruttori hanno cercato di mitigare le conseguenze del provvedimento.
NOLEGGIO
Ad agosto, poi, anche il noleggio, che a cavallo tra il primo e il secondo semestre dell’anno aveva trainato il mercato, è calato: in particolare, il noleggio a lungo termine ha fatto segnare quasi il -25% rispetto ad agosto 2018, mentre il noleggio a breve termine ha mostrato un andamento stabile.
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INCERTEZZA ECONOMICA E POLITICA
Infine, non dobbiamo dimenticare che il mercato dell’auto di agosto 2019 è stato certamente influenzato dalle vicende politico-economiche: la crisi di Governo non ha certo fornito certezze agli italiani, così come la situazione economica, con un PIL da tempo non brillante, non spinge i nostri connazionali ad effettuare in maniera convinta un acquisto importante come è quello dell’auto.
Le conseguenze sono note: parco circolante tra i più anziani d’Europa, con, di riflesso, veicoli meno sicuri sulle strade. In attesa di vedere quello che accadrà nei prossimi mesi, è opportuno che il Governo, di qualunque fazione sia, cominci a pensare un sistema di incentivi e di tassazione diverso rispetto a quello oggi in vigore.