Un altro mese nefasto per il mercato dell’auto. Ad aprile il settore delle quattro ruote è diminuito del -33% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il confronto è impari: 97.339 contro 145.243 immatricolazioni.
Nel primo quadrimestre del 2022, senza incentivi (che sono stati deliberati da oltre due mesi ma non sono ancora partiti) sono state immatricolate 435.647 unità a fronte delle 592.488 unità del 2021, con un calo del -26,5% (ancora più evidente, -38,9%, il confronto con il 2019).
MERCATO DELL’AUTO: IL TREND NEGATIVO DI APRILE
Tutti i canali ad aprile, hanno mostrato un segno negativo: quello dei privati un calo del -40,2%, le società -24,3% e il noleggio -20,6%. Sul fronte delle alimentazioni, le nuove immatricolazioni di auto elettriche sono calate del -37,5% con un market share del 3,1%, così come anche le ibride plug-in e le altre ibride (mild e full) hanno subito rispettivamente una diminuzione del -8,5% e del -19,9%.
Il mercato delle auto a benzina e diesel (-42,9% e -38,1%) è sempre in crisi. Il vertiginoso aumento del prezzo del gas naturale si rifletta profondamente sulle nuove immatricolazioni di auto a metano, scese ad aprile a -73,6%; anche il GPL registra -22,4%. A livello cumulato le quote di mercato risultano così divise:
- Benzina: 27,2%,
- Diesel: 20,4%,
- Elettrico: 3,3%,
- Plug-in: 5,4%,
- Ibrido: 33,9%,
- Gpl: 8,7%
- Metano: 1,1%.
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IL COMMENTO DI FEDERAUTO
“Prosegue in pericolosa discesa libera il mercato dell’auto: quello appena trascorso è stato, infatti, un altro mese durissimo per le immatricolazioni, con il peggior segno negativo, sempre a doppia cifra, dall’inizio dell’anno” ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, secondo cui “è a rischio la tenuta dei nostri bilanci e la sopravvivenza stessa delle nostre imprese”.
Cosa serve ora? Secondo De Stefani Cosentino, “velocizzare la messa a disposizione dei fondi stanziati dal Governo, dissolvendo in parte quell’incertezza che da inizio anno domina il settore e le vendite di veicoli green. Le decisioni di acquisto sono ulteriormente indebolite dall’aumento generale dei prezzi, a partire dai costi dei carburanti”. Infine, Federauto evidenzia l’urgenza di “reintrodurre con strumenti normativi anche l’acquisto in leasing per i veicoli commerciali e di rivedere l’attuale termine dei 180 giorni per completare le pratiche di prenotazione degli ecobonus”, considerata la crisi produttiva in atto.