Lo si poteva immaginare, visto il mancato rinnovo degli incentivi e la carenza di prodotto, tuttora considerevole. Fatto sta che il mercato dell’auto a gennaio ha registrato 107.814 immatricolazioni di autovetture nuove, con una diminuzione del -19,7% rispetto alle 134.198 unità di gennaio 2021.
Nonostante le recenti dichiarazioni sia del ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, sia del suo vice, Gilberto Pichetto Fratin, secondo i quali si sta lavorando a nuove misure per sostenere il settore automotive, il ritardo delle decisioni sta già pesando, con un calo che sfiora il-35% rispetto a gennaio 2019.
Non a caso, senza incentivi il canale dei privati è calato del -20,9%, ma sono in rosso anche il canale società (-18,3%) e quello del noleggio (-15,9%).
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MERCATO DELL’AUTO: SERVONO MISURE STRUTTURALI
“Non è più procrastinabile una presa di posizione del Governo sulla strategia pluriennale per accompagnare il settore automotive nella difficile e complessa transizione energetica” spiega il presidente di Federauto Adolfo De Stefani Cosentino.
Federauto, infatti, propone:
- la reintroduzione dell’Ecobonus in logica triennale,
- un forte potenziamento dell’infrastruttura di ricarica pubblica e privata, soprattutto autostradale,
- la revisione sostanziale della fiscalità sulle flotte aziendali
OBIETTIVI TROPPO STRINGENTI
“Infine, come già detto in altre occasioni, gli stringenti obiettivi di decarbonizzazione previsti all’interno delle proposte del pacchetto Fit for 55, in assenza di misure mitigatrici, impatteranno fortemente su tutta la filiera industriale e commerciale di settore. Per incidere efficacemente sul rinnovo del parco auto ci vuole maggiore pragmatismo, mobilitazione di risorse adeguate, senza preclusioni in termini di tecnologie e loro innovazioni, non dimenticando che l’accessibilità ai costi di elettriche e plug-in è ancora un fattore ostativo importante per lo sviluppo massiccio della mobilità completamente elettrica” conclude De Stefani.
FLOP DIESEL, CRESCONO LE ELETTRICHE
Sul fronte delle motorizzazioni, continua l’implacabile diminuzione delle vendite di auto diesel che scendono del -44,1% e una quota di rappresentatività sul totale che arriva al 18,6%.
Prosegue l’ascesa delle auto ibride (+15,2%), ibride plug-in (+46,7%) ed elettriche (+45,9%), con queste ultime due che nell’insieme raggiungono una quota di mercato dell’8,5%.