Continua il calo del mercato dell’auto: nonostante gli incentivi promossi dal Governo abbiano calmierato il decremento di giugno (127.209 immatricolazioni, pari al -15% rispetto al giugno 2021), l’ultimo mese ha fatto registrare il dodicesimo segno meno consecutivo. E il dato del primo semestre, di conseguenza, è impietoso: 684.228 immatricolazioni, ovvero -22,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 e addirittura -36,8% rispetto al 2019.
Calcolando anche che le agevolazioni sulle vetture della fascia 61-135 g/km sono già terminate e che continua a incombere la crisi produttiva, ecco che il quadro si conferma di estrema difficoltà.
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MERCATO DELL’AUTO E INCENTIVI: IL PUNTO CON FEDERAUTO
Un concetto ben espresso da Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto. “I fondi destinati agli acquisti di elettriche e plug-in da parte di privati e società di car sharing restano ancora abbondanti, rispettivamente l’87,3% e il 93,7% dello stanziamento 2022. Su tali acquisti incidono ovviamente i prezzi piuttosto elevati, l’ascesa del costo dell’energia, la diminuzione del potere di acquisto delle famiglie, le incertezze di autonomia chilometrica, le incognite legate alla insufficiente rete dell’infrastruttura di ricarica, specialmente in autostrada dove le colonnine scarseggiano, nonché lo stringente vincolo di proprietà di 24 mesi per il car sharing” spiega.
Senza dimenticare che, come sappiamo, le flotte sono state escluse dagli incentivi. “Abbiamo apprezzato l’allungamento del termine per completare la prenotazione dei veicoli incentivati da 180 a 270 giorni – precisa De Stefani – Infatti, le ricorrenti difficoltà nelle produzioni di veicoli e le consegne molto dilazionate rischiavano di vanificare il beneficio economico in capo agli acquirenti. Tuttavia, il meccanismo legislativo ha lasciato fuori non poche prenotazioni relative al secondo semestre 2021, con il disappunto di molti clienti. L’auspicio è che si possa introdurre, a stretto giro, una modifica normativa per recuperare anche queste prenotazioni che non sono rientrate nella proroga, nonché rendere maggiormente fruibili i contributi per i veicoli commerciali”.
La transizione energetica
Di sicuro continuerà il dibattito sull’addio ai motori termici previsto dall’UE, “una decisione – secondo Federauto – azzardata che creerà profonde spaccature sociali oltre che occupazionali e, già adesso, sta generando apprensione e riluttanza tra gli acquirenti a discapito delle vendite. Ora più che mai serve concretezza per una transizione sostenibile e percorribile verso le zero emissioni”.
CANALI E ALIMENTAZIONI: TREND NEGATIVO
Tutti i canali del mercato dell’auto mostrano un andamento negativo: le immatricolazioni del canale privati hanno perso il -14,5% a giugno, mentre da gennaio hanno registrato complessivamente -24,5% (quota 60,5%). Anche le auto vendute alle società sono diminuite circa del -31% rispetto al sesto mese del 2021 e del -25% da inizio anno (quota di mercato al 13,4%). Infine il canale del noleggio ha registrato complessivamente -7,2% nel mese e -16,6% nel complesso annuale (quota 26,1%).
Per quanto riguarda le alimentazioni, a giugno male le auto a benzina (-17,6%) e le auto diesel (-21,8%), ma anche le auto elettriche hanno continuato a mostrare un trend negativo (-12,7% nel mese e -17,6% nel cumulato, con una quota di mercato annua del 3,6%). Pure per le auto ibride (mild, full e plug-in) la discesa mensile è del -8,7% e del -6,1% nel primo semestre 2022 (il market share per queste ultime è del 38,5%).