L’avvento del Covid-19 ha rivoluzionato il mercato dell’auto e il mondo dei concessionari. Dopo tre mesi di numeri calati a picco, adesso è tempo di ripartire, riorganizzando il business e adattandolo alla nuova normalità. E se la proposta dell’incentivo alla rottamazione avanzata la scorsa settimana venisse approvata (come speriamo tutti) le prospettive sarebbero decisamente più rosee.
Di tutto questo abbiamo parlato con Macri Piacentini, amministratore di P.Auto, concessionaria Citroen, DS e Suzuki con sede a Forlì e Cesena. Con lei siamo partiti da un commento sul mercato dell’auto e sulle nuove prospettive che potrebbero aprirsi con gli incentivi, poi abbiamo affrontato il tema della ripartenza post lockdown e fatto il punto sull’importanza strategica di alcune aree di business, quali l’usato e il post vendita.
IL PUNTO SUL MERCATO DELL’AUTO: 3 DOMANDE A MACRI PIACENTINI (P.AUTO)
LE PROSPETTIVE DEL MERCATO DELL’AUTO
“La proposta della rottamazione era nell’aria, me la sarei aspettata anche senza Coronavirus: il parco circolante italiano è uno dei più vecchi d’Europa, quindi era veramente necessario promuovere un incentivo per spingere i privati a sostituire la vettura” esordisce Macri Piacentini.
I numeri (leggi i dati di maggio) sono sotto gli occhi di tutti e le agevolazioni sulle auto elettriche (le cui vendite oggi sono ancora molto marginali) non bastano per risollevare il settore delle quattro ruote. “Mi sembra quasi assurdo parlare, come qualcuno ha fatto in questi giorni, di favoritismi nei confronti delle auto più inquinanti. Per l’elettrico non ci sono richieste, e quindi dobbiamo fare mercato con quello che abbiamo da vendere, non con quello che i politici vorrebbero che vendessimo, senza avere le infrastrutture per farlo”.
STRATEGIE POST LOCKDOWN
Sono stati, ovviamente, mesi difficili anche nella realtà di P.Auto. “Durante il lockdown siamo stati praticamente sempre aperti per rispondere alle richieste dei lead e supportare i clienti in difficoltà” spiega Macri Piacentini.
Dopo la riapertura, il mercato, naturalmente, è ripartito molto a rilento. ”Alcuni clienti hanno ritirato le auto che avevano acquistato in precedenza, altri avevano necessità di sostituire la propria vettura perché erano rimasti a piedi”, ma si tratta di numeri assolutamente marginali, mentre diverso è il discorso per l’officina, “perché molte persone avevano bisogno di assistenza”.
Nelle difficoltà, però, la proposta degli incentivi alla rottamazione è più che uno spiraglio di luce. “Se, come sembra, l’emendamento verrà approvato, torneremo a vendere e forse il problema diventerà quello di portare a termine tutte le consegne il 31 dicembre”. Una linfa indispensabile in questo momento di crisi.
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RISORSE PER I CONCESSIONARI
Allo stesso tempo, oltre agli auspicati incentivi, i concessionari hanno altre importanti risorse “in casa”, come l’usato e il post vendita. A patto di trattarle nella maniera corretta.
“Sull’usato, bisogna ‘curare’ il cliente come se venisse ad acquistare un’auto nuova, ‘curare’ il parco, essere molto seri. Sarà più difficile trovare l’usato, perché tutto ciò che in passato proveniva dal Rac non ci sarà, probabilmente aumenteranno i prezzi, ma, se ci sarà la rottamazione, non più di tanto”. Quindi, specie se ci sarà, come proposto, un incentivo anche sull’usato fresco, le prospettive sono positive.
“Bisogna curare in maniera particolare il post vendita, perché è l’unica certezza di un dealer – conclude Macri Piacentini – In questo ambito si deve cercare di tenere il cliente, promuovendo azioni direttamente e chiamando i clienti di settimana in settimana, come noi facciamo”.