Auto elettriche: stato dell’arte e prospettive future a livello globale

Mobilità elettrica

Oggi si contano 2 milioni di esemplari in tutto il mondo, pari allo 0,2% della flotta mondiale di veicoli leggeri (auto e furgoni). Il mercato dei veicoli elettrici, però, dovrebbe raggiungere uno stock tra 9 e 20 milioni entro il 2020. Mentre, dopo altri dieci anni, secondo le previsioni dovrebbe arrivare a contare tra 40 e 70 milioni di unità.

Sono le stime contenute nell’analisi che Anfia, attraverso l’Area Studi e Statistiche, dedica all’analisi dei trend globali del settore automotive e del mondo della mobilità negli ultimi dieci anni.

Mercato auto elettriche

Un capitolo particolare dello studio “L’industria autoveicolistica mondiale 2007-2016” è rivolto, appunto, al mercato dei veicoli elettrici. Obiettivo: fare il punto sull’attuale sviluppo del comparto ed evidenziare previsioni future e potenzialità.

IL MERCATO DEI VEICOLI ELETTRICI

Nel 2016, in tutto il mondo, sono state vendute oltre 750mila auto elettriche (a batteria e ibride plug-in). Ma l’incremento è il più basso degli ultimi 5 anni.  È la Cina a detenere il record mondiale di vendita: nel 2016 ne ha vendute circa 340mila, pari al 40% della domanda globale e al doppio rispetto alle performance degli Stati Uniti.

A sorpresa, la Norvegia è il paese con la quota di auto elettriche (BEV) sul proprio mercato più grande del mondo (29%). A seguire Paesi Bassi (6%) e Svezia (3,6%). Gli altri Paesi hanno volumi inferiori all’1,5% del proprio mercato. In Europa le auto elettriche sono concentrate in 6 paesi: Norvegia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda e Svezia.

UN COMPARTO CHE NON DECOLLA

Finora, dunque, i numeri espressi dal segmento non sembrano essere in linea con le aspettative. Gli scenari, ricorda l’indagine di Anfia, proiettano uno stock di auto elettriche entro il 2020 in un range compreso tra 9 e 20 milioni di unità e tra 40 e 70 milioni entro il 2030.

A sostenere la domanda, e quindi la crescita del mercato delle auto elettriche, oggi, sono soprattutto gli incentivi all’acquisto (vedi la best practice italiana di Bolzano) e le esenzioni fiscali. La diffusione è sostenuta anche da misure non economiche che facilitano la circolazione (ZTL, parcheggi, corsie preferenziali bus) e dalla diffusione di colonnine di ricarica veloce, ancora numericamente insufficienti.

LIMITI ALLE EMISSIONI 

In alcuni Paesi, per condizionare le scelte del consumatore, si è optato anche per l’inasprimento delle tasse sulle auto con alti livelli emissivi. Il tutto, anche, per rispettare i limiti di emissione fissati dall’Ue, che entreranno in vigore a partire dal 2020, basati sul test NEDC (New European Driving Cycle): 95 gCO2/km per le autovetture e 147 gCO2/km per i veicoli commerciali leggeri.

A partire dal 2021, gli obiettivi di emissione si baseranno sulla nuova procedura di test armonizzata per il rilievo delle emissioni (WLTP), introdotta a partire dal 1° settembre 2017.

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