Continua la crescita del mercato dell’auto nei Paesi dell’Unione europea. Secondo i dati divulgati ieri da Acea, infatti, a marzo sono state immatricolate 1.489.796 unità, con un incremento del 10,4% rispetto all’anno precedente. Positivo anche il bilancio del primo trimestre 2014, che ha segnato un rialzo dell’8,1% con 3.353.180 unità.
“Un altro risultato positivo, per il settimo mese consecutivo, nell’Europa dell’auto – commenta Roberto Vavassori, presidente di Anfia – pur con volumi di immatricolazioni ancora al di sotto delle potenzialità del mercato. I principali mercati contribuiscono tutti al lento trend di ripresa delle vendite, a cominciare da Regno Unito (+17,7%) e Spagna (+10%), con rialzi a doppia cifra nel mese legati al cambio delle targhe per il primo e al sostegno dei piani incentivi per le seconde, per chiudere con le performance un po’ più modeste di Francia (+8,5%), Germania (+5,4%) e Italia (+5%)”.
Nel nostro Paese, le immatricolazioni auto sono state 139.337 a marzo, 376.519 nel primo trimestre (+5,8%). Un dato positivo al quale, sottolinea Anfia, “ha contribuito il rinnovo delle flotte, in particolare del noleggio – che tra gennaio e marzo è cresciuto del 30,1% e senza il quale il mercato italiano nel suo complesso avrebbe chiuso a +0,7% – mentre il canale dei privati ha chiuso il trimestre a +0,4%”. Molto duro il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “In pratica la nostra ripresina, in marzo, è pari al -52% della media europea, con l’aggravante che il segno positivo davanti al dato italiano è determinato dal rinnovo stagionale del parco dei noleggiatori, perché la domanda dei privati, e quindi delle famiglie, langue, arranca, segna il passo. Noi non siamo pessimisti ma abbiamo i piedi per terra e le condizioni socio-economiche per una ripresa nel nostro Paese ancora non ci sono”.