Il mercato auto di luglio 2022 è ancora caratterizzato dal segno negativo. Infatti, sono state immatricolate 109.580 autovetture nuove ovvero il -0,8% in meno rispetto allo stesso mese 2021 pari a 110.514 auto registrate.
Si tratta di una “leggera” flessione rispetto all’impietoso dato di mercato di giugno con -15,01%. Un segnale di debole ripresa con un mercato sempre in crisi visto che i primi sette mesi dell’anno vedono una contrazione pari a -20,3%.
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Mercato auto 2022: tempesta perfetta
Nonostante la crisi di governo e le prossime elezioni di settembre è importante che l’emergenza automotive rimanga al centro dell’agenda politica.
Parlano i numeri del mercato auto 2022 che, se confrontati con il periodo ante pandemia nella medesima fascia temporale gennaio-luglio 2019, mostrano un inesorabile -35,8%. Quali sono i principali problemi che attanagliano il settore?
Gli incentivi della fascia 61-135 g/Km di CO2 sono terminati, continuano persistenti i ritardi nelle consegne di auto nuove, l’inflazione dilaga (+7,9% in un anno) con conseguente rialzo dei prezzi, la crisi energetica e gli effetti della guerra in Ucraina stanno mettendo in ginocchio un intero settore.
Federauto, le dichiarazioni del presidente
Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, ha commentato i dati di mercato di luglio 2022 «Assistiamo ancora ad un risultato negativo per il mercato dell’auto, anche se sostanzialmente stabile rispetto a quanto registrato dodici mesi fa, con una tendenza del mercato complessivamente al forte ribasso».
Ha poi proseguito De Stefani «In un’estate già bollente sotto diversi profili e non solo quello climatico, la mancanza di un Esecutivo nel pieno dei propri poteri, ci impone il differimento della discussione in sede istituzionale degli ulteriori interventi da mettere in campo per il settore. In una fase di forte incertezza economica».
Per poi concludere «con una crisi che dura da oltre due anni, l’attesa per il nuovo quadro politico nazionale diluisce ulteriormente i tempi delle decisioni rischiando di peggiorare la situazione di grande difficoltà delle nostre imprese e dei nostri clienti».
Le richieste della Federazione dei concessionari auto
Con le elezioni alle porte il presidente di Federauto ha chiesto con forza alle diverse forze politiche che il settore che rappresenta abbia la priorità in termini di revisione della fiscalità sull’auto aziendale, che ci siano concrete discussioni per lo svecchiamento del parco circolante di vetture, veicoli commerciali, veicoli industriali, autobus e uno sviluppo parallelo delle infrastrutture di ricarica sia pubblica sia privata.
De Stefani punta il dito sui provvedimenti attuativi ancora in stand by come quello fermo al Ministero della Transizione ecologica relativo al DM 25 agosto 2021 con 90 milioni di euro da erogare alle imprese per l’acquisto e installazione di colonnine elettriche.
Anche l’Ecobonus deve essere riformulato, secondo il presidente di Federauto, visto che i veicoli M1 e le auto con fascia 0-20 e 21-60 g/km di CO2 godono di fondi superiori alle reali necessità di mercato (per ora sono stati spostate risorse verso motocicli e motocicli elettrici).
L’analisi di mercato 2022
Il canale vendita vede a luglio i privati a -9,3% (quota di mercato al 56,9%) mentre le immatricolazioni a società registrano una variazione del -10%, raggiungendo il 13,6% dei volumi mensili (quota annua al 13,4%).
Cresce il noleggio con un +28,4%, sia a breve sia a lungo termine (quota di mercato luglio 29,5%, da inizio anno 26,6%). Lato alimentazioni giù le auto elettriche a -29,9% e le plug-in a -23,4% mentre crescono le auto ibride a +13,7%.
Male le immatricolazioni diesel a -10,1% con le benzina che salgono a +8,9%. Scendono le alimentazioni alternative Gpl a -6% e crolla il metano a -69%.