Continua a essere un business da presidiare e organizzare nel migliore dei modi in ogni concessionaria. Una sorta di “gallina dalle uova d’oro” per quanti ne hanno colto le enormi potenzialità rispetto alla vendita del nuovo, dove il rapporto di mandato con la Casa madre lascia ben pochi spazi di manovra.
L’ennesima conferma arriva dal mercato delle auto usate del 2017, che si mantiene saldamente in territorio positivo.
Lo scorso anno si è chiuso con un incremento positivo del +3,4% secondo l’Aci, che ha tratteggiato un quadro fatto di luci e ombre. Ombre legate essenzialmente alla flessione registrata nel mese di dicembre (-13,5% di passaggi di proprietà rispetto al dicembre 2016).
Tuttavia, il bilancio finale dei dodici mesi non ha risentito di questo calo. Il mercato delle auto usate del 2017, dunque, continua senza interruzione ad attrarre gli italiani, giustificando investimenti sempre più marcati da parte dei dealer.
MERCATO AUTO USATE 2017
L’Osservatorio di AutoScout24, elaborando i dati dell’Aci, parla di un incremento del 4,7% dei passaggi di proprietà di vetture di seconda mano che, nel 2017, raggiungono quasi 2.950.500 atti. Il prezzo medio delle auto usate offerte sul mercato è di 12.150 euro, in calo del -2,1% rispetto al 2016 e inferiore rispetto ai principali Paesi europei: Francia (18.470 euro), Germania (14.150 euro) e Spagna (14.850 euro).
L’età media nazionale è di 7,4 anni. Un chiaro segnale che tanti italiani si mettono alla ricerca di una auto usata non tanto per il desiderio di cambiamento o per levarsi uno sfizio, ma in seguito a una vera e propria necessità.
CRESCONO IBRIDE ED ELETTRICHE
Se continuiamo ad analizzare il mercato delle auto usate del 2017, un altro interessante trend balza all’occhio. Ovvero, il crescente interesse rivolto alle vetture ecologiche dai bassi consumi, elettriche e ibride in primis.
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Le richieste, in questa categoria, sono cresciute del +38%, nonostante un prezzo decisamente più alto rispetto alla media del mercato: 19.930 euro. Tra i modelli green più ricercati, dominano due modelli bestseller come Toyota Auris e Yaris.
“Dall’Osservatorio di AutoScout24 sono emersi aspetti interessanti per quanto riguarda il mercato delle auto usate in Italia. Un mercato vivace, che ci fa guardare con estremo ottimismo all’anno in corso, e in cui l’attenzione ai consumi e all’impatto ambientale inizia a essere una leva determinante nelle scelte dei consumatori”.
Tommaso Menegazzo, responsabile del Centro Studi di AutoScout24
Il trend, d’altronde, trova una eco sempre più decisa anche nel mercato del nuovo.
UNA DIGRESSIONE NEL MERCATO “GREEN” DEL NUOVO
Nel 2017, infatti, ogni 100 nuove vetture immatricolate, 12 hanno alimentazione alternativa (contro le 10 del 2016) e ogni 10.000 nuove auto immatricolate, 10 sono elettriche mentre nel 2016 erano 7,5 (fonte: Anfia).
Le auto ad alimentazione alternativa – in questo caso sempre per il nuovo – hanno conquistato l’11,7% del mercato, in crescita del 24% sui volumi del 2016. I volumi fanno dell’Italia il primo mercato ad alimentazione alternativa dell’Europa e il secondo mercato dopo la Norvegia per quota sul proprio mercato.
Il comparto, sempre secondo le statistiche di Anfia, risulta composto dal 6,5% di auto a benzina-gpl, 1,7% di auto benzina-metano, 0,1% di auto elettriche e 3,4% di auto ibride (incluso plug-in).
LA MAPPA DEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA PIU’ CARI
Tornando al mercato delle auto usate del 2017, andiamo ad analizzare la distribuzione nazionale dei passaggi di proprietà. Tra i capoluoghi di regione ai primi posti per numerosità troviamo Roma (224.811 passaggi), Napoli (137.193) e Milano (134.403). Se, però, si confrontano i dati con la popolazione residente di oltre 18 anni, la fotografia è diversa.
In questo caso, in cima al podio si colloca Trento con 748 passaggi di proprietà ogni 10mila abitanti. Seguita da Aosta (692) e Perugia (664).
Trieste è la provincia capoluogo di regione dove acquistare una vettura usata è meno conveniente. Qui il prezzo medio si aggira attorno ai 16.010 euro. Seguono a ruota Bologna (15.140 euro), Milano (14.810 euro), Venezia (14.580 euro) e la Capitale (13.320 euro). Nettamente più economica l’offerta a Genova e L’Aquila, dove per una vettura di seconda mano bisogna corrispondere un prezzo medio pari rispettivamente a 9.400 e 9.830 euro.
UN BUSINESS PROFITTEVOLE DA COGLIERE
Il mercato delle auto di seconda mano dunque, dati alla mano, sembra proporre anno dopo anno una vivacità interessante agli occhi dei concessionari. Molte Case madri, consapevoli che anche da qui possono scaturire evidenti benefici per se stesse e per le proprie reti, propongono programmi e formazione specifica.
Fondamentale, infatti, è l’approvvigionamento di vetture appetibili da proporre ai clienti. Ma ancor prima, per chi non lo avesse ancora fatto, è importante prevede nella propria struttura un’organizzazione dedicata per cogliere tutte le opportunità di un mercato che ha ancora tanto da offrire.
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