Perchè si chiamano così? Il significato dei nomi delle auto

Lamborghini Countach

Spesso non ci si pensa, ma i nomi delle auto che troviamo nelle nostre concessionarie nascondono significati interessanti. Si tratta di scelte ragionate da parte dei Car Maker, a volte evocative e quasi sempre ambasciatrici dell’identità del brand che la vettura in questione porta addosso.

Lo spunto per questo articolo ci è arrivato nei giorni scorsi, quando è stato diffuso il teaser della nuova Lamborghini Countach, vera e propria icona della Casa di Sant’Agata. Bene, cosa significa Countach? Pochi lo sanno, ma si tratta di un’espressione dialettale piemontese che indica meraviglia e stupore. Countach! Che bella…Ed effettivamente le auto del Toro hanno sempre lasciato gli appassionati a bocca aperta.

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IL SIGNIFICATO DEI NOMI DELLE AUTO

Lezione di lettere

Le lettere hanno la loro importanza: lo sa bene Lancia, che spesso ha optato per quelle dell’alfabeto greco (Delta, Ypsilon), lo sa bene anche Skoda, che, dalla Karoq, alla Kamiq, dalla Kodiaq alla Enyaq, chiama tutti i suoi Suv con un nome che finisce con la Q.

Latino e greco sono due must non solo al liceo classico, ma anche per le Case auto: la Renault Arkana trae spunto dall’Arcanum, che in latino significa segreto, per comunicare l’originalità del modello, mentre la Toyota Prius dal concetto, sempre latino, di “precedente”, per indicare quanto questo modello abbia anticipato i tempi. Yaris invece deriva dal greco Charis, che esprime i concetti di bellezza ed eleganza.

Toyota Yaris

Animali che combattono

Un’auto sportiva, da sempre, è simbolo di forza. E forza, a sua volta, è sinonimo di coraggio e combattimento. Per questo, le mitiche Lamborghini si ispirano ai tori, come testimoniano la Miura, la Gallardo e, non ultima, la Huracan.

Città, isole e venti

Il mondo è grande e, spesso, le auto ci aiutano a scoprirlo: Seat, ormai, ci ha fatto conoscere diverse location spagnole, dall’Ibiza alla Arona, arrivando alla Tarraco (Tarragona), Hyundai ci porta oltreoceano con la Kona (nome di una costa dell’isola più grande delle Hawaii), la Tucson e la Santa Fe. Kia omaggia l’Italia con la Sorento (richiamo a Sorrento), mentre SsangYong ha scelto Tivoli per identificare il suo Suv compatto.

Hyundai-Kona-2021

Maserati, invece, punta sui venti, impetuosi e affascinanti: alla Ghibli e alla Levante, si aggiungerà presto la Grecale. Alfa Romeo, infine, sceglie i Passi più suggestivi e mozzafiato del Paese, Stelvio e Tonale.

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Tra mitologia e realtà

Interessante, per chiudere, la storia che ha portato alla scelta dei nomi di due icone made in Italy, Fiat Panda e Fiat 500. Il Pandino, negli anni Ottanta, deve il suo nome ad un’antica dea romana, Panda appunto, protettrice delle strade e dei viaggiatori.

Fiat Panda 1980

Decisamente più concreta è la denominazione 500, che si riferisce sia alla cilindrata del motore della vetturetta nata nel 1957 (499 cc) sia al prezzo, perchè al lancio il Cinquino costava meno di 500 mila lire. Un’auto per tutti, insomma. Il nome, in questo caso, è sempre stato una garanzia.

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