Luglio è tipicamente il mese dedicato ai saldi estivi. Ora la Casa torinese ha voluto traslare lo stesso concetto applicato ai capi di abbigliamento nel mondo dell’auto. Dal 15 sino a fine mese, le offerte Fiat di luglio prendono il nome di “Saldi di gioia” e prevedono il 30% di sconto per Fiat Panda, Punto, Tipo, 500L e Lancia Ypsilon.
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Una opportunità in più per i concessionari dei brand di attrarre i clienti in salone prima della partenza per le vacanze.
LE OFFERTE DI FIAT PER LUGLIO
L’iniziativa è alquanto innovativa e punta sostenere le vendite in vista delle ferie estive, rinnovando il parco e sostenendo la produzione industriale. L’offerta di Fiat per il mese di luglio prevede lo sconto del 30% sul prezzo di listino di alcuni modelli in pronta consegna:
- Fiat Panda
- Fiat Punto
- Fiat Tipo
- Fiat 500L
- Lancia Ypsilon
L’acquisto non è vincolato a permuta o rottamazione ed è valido sui modelli nuovi e aziendali, in qualsiasi allestimento, motorizzazione e alimentazione.
Proprio come i saldi estivi, anche l’iniziativa di Fiat ha una durata temporalmente fissata: cominciati il 15 luglio, i “Saldi di gioia” dureranno 15 giorni, fino al 31 luglio. Per enfatizzare questo aspetto, sui siti fiat.it e lancia.it è visibile un countdown che indica quanto tempo resta per approfittare dell’offerta.
GLI OBIETTIVI DEI SALDI
L’iniziativa è molto importante per i concessionari dei due marchi appartenenti al Gruppo FCA. Tre i motivi per i quali è stata lanciata: sostenere la crescita produttiva del Paese, il rinnovamento del parco auto e gli acquisti degli italiani.
Nei primi cinque mesi del 2017, l’aumento della produzione si è attestata al +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. A trainare il trend positivo è proprio il comparto legato alla fabbricazione di mezzi di trasporto (+7,3%). Un trend che FCA intende continuare ad alimentare.
Ma vendere più auto significa anche contribuire al ricambio del parco auto italiano, obsoleto e inquinante, rendendo i viaggi estivi più sicuri per tutti. Su 36,4 milioni di auto, infatti, ben 14,2 milioni (il 39%) sono antecedenti alla normativa Euro 4.
