Buone notizie per i concessionari in arrivo dall’Osservatorio Findomestic 2018. L’indagine del mese di gennaio, che come di consueto prende in esame la fiducia e le intenzioni di acquisto degli italiani, conferma un trend in continua crescita grazie all’apporto decisivo del settore automotive.
Siamo reduci da un anno fortunato. La spesa degli italiani per i beni durevoli, nel 2017, ha subito un incremento del +3% rispetto all’anno precedente. A offrire il contributo maggiore, come abbiamo anticipato, è stato proprio il settore degli autoveicoli. In testa i comparti delle auto nuove e usate: insieme rappresentano il 60% del totale dei beni durevoli e valgono rispettivamente 18,2 miliardi e 18,1 miliardi di euro.
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OSSERVATORIO FINDOMESTIC: BILANCIO 2017
Lo scorso anno, le immatricolazioni di auto nuove hanno segnato quasi 2 milioni di unità per una crescita dell’8,8%. Un risultato importante, sebbene in forte rallentamento rispetto al biennio 2015-2016, quando l’incremento toccò il +15-16%. Il perché è molto intuitivo e si ricollega a una domanda dei privati in frenata.
Negli anni della crisi, a partire dal 2008-2009, le famiglie (anche quelle abbienti) scelsero di rinviare gli acquisti di beni durevoli a tempi migliori, innescando un doloroso processo di selezione naturale dei dealer sul mercato. Dopo lunga attesa, dunque, il biennio 2015-2016 fu caratterizzato dalla riattivazione della domanda delle famiglie, con immatricolazioni in forte aumento.
GIÙ I PRIVATI, SÙ LE AZIENDE
Esaurito il ciclo di sostituzione, il 2017 ha visto dunque i privati arretrare in maniera decisa. La crescita dell’8,8% è stata determinata soprattutto dalle aziende, che hanno espresso una domanda molto più forte rispetto a quella delle famiglie. Questa espansione, secondo Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, è legata a due fenomeni:
- noleggio, con l’aumento delle immatricolazioni da parte delle società di renting (sia a lungo che a breve termine);
- km zero, con una crescita del +30% delle autoimmatricolazioni di Case e concessionari.
OSSERVATORIO FINDOMESTIC 2018
Una tendenza – quella delle km zero – che sta rallentando nell’anno in corso, partito con il piede giusto per il mercato delle auto nuove (+3,3% a gennaio). La conferma arriva dall’Osservatorio Findomestic 2018, che analizza anche la soddisfazione personale e il sentiment degli italiani.
“Come sempre accade a ridosso di importanti appuntamenti elettorali, come le elezioni politiche di marzo, le famiglie diventano più prudenti in tema di acquisti importanti e calano la fiducia e il sentiment degli italiani”.
Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic
Ciò nonostante, il mercato a gennaio è partito bene e il 2018 sarà positivo. Secondo le stime elaborate da Prometea, si assisterà a una ulteriore crescita del 5% dei consumi di beni durevoli. Anche le immatricolazioni di auto nuove avranno il segno più, seppur con tassi attenuati rispetto al passato.
IL MERCATO DELLE AUTO USATE
Buoni pure i risultati relativi al business delle auto di seconda mano, il cui fatturato pesa ormai quanto quello delle vetture nuove. Nel 2017 i passaggi di proprietà sono stati 2.766.000, il +5,3% rispetto al 2016 mentre la spesa delle famiglie italiane è cresciuta del 5,5%, sospinta anche dalle km zero (che impropriamente vanno ad alimentare anche questo comparto).
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Un altro fattore che incide positivamente sull’acquisto delle auto usate, oltre alle politiche promozionali aggressive di concessionari e Case, è l’e-commerce. “Gli italiani hanno sempre più dimestichezza con i canali di acquisto online – spiega Bardazzi – e navigano normalmente su piattaforme come AutoScout24 e Subito. Hanno fiducia negli acquisti online e di questo beneficia anche il business delle auto usate”.
CRESCE LA VOGLIA DI POSSESSO
Ricapitolando, il quadro emerso dall’Osservatorio Findomestic 2018 è del tutto positivo. Un dato su tutti emerge e ne abbiamo parlato spesso sulle pagine del nostro portale: per i concessionari sarà sempre più importante offrire formule che vanno incontro alla crescente preferenza verso l’utilizzo rispetto alla proprietà del mezzo. Un business da non sottovalutare.
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