Nel commercio, il tempismo è tutto. Funziona un po’ come nell’amore, non basta la persona (o l’auto) perfetta, bisogna che arrivi nel momento giusto. E quale sia il momento giusto per vendere un’automobile, aumentando la probabilità che la vendita vada a buon fine, lo rivela uno studio condotto dalla società di raccolta dati per il settore automobilistico carVertical.
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Il tempismo è tutto
Parlando di tempistiche di vendita bisogna premettere che, il momento migliore, varia da modello a modello. Meglio attendere qualche tempo in più e sfruttare le potenzialità del segmento quando la sua domanda aumenta, invece che abbassare il prezzo temendo che l’auto ammuffisca in showroom.
Ad esempio, vendere una decappottabile in inverno è complesso, mentre la tipologia di mezzo diventa richiestissima nella bella stagione. Al contrario, il periodo più freddo dell’anno è quello in cui gli automobilisti sentono più il bisogno di suv e fuori strada.
Meglio lasciar perdere il Natale
Il Natale è la festa del consumismo, tuttavia dicembre e gennaio sono i mesi peggiori per vendere un’auto. Secondo i dati carVertical, dicembre raccoglie solo il 7,6% del totale dei controlli storici delle auto. Perché i consumatori arrivano da mesi di risparmio in vista delle festività e, una volta smaltita la sbornia natalizia, hanno bisogno di tempo prima di rimettere mano al portafogli.
Sono i mesi caldi quelli migliori per vendere auto usate
Stando ai report della cronologia dei veicoli generati da carVertical, i mesi di marzo, aprile e maggio registrano, rispettivamente l’8,2%, l’8,4% e l’8,5% di vendite di auto usate. In inverno l’acquisto si rimanda, per iniziare a conoscere la nuova auto appena acquistata in condizioni metereologiche ottimali.
Ancora meglio è puntare alla vendita tra la fine della bella stagione e l’inizio dell’autunno: in agosto si registrano il 9,1% di vendite e l’8,9% a settembre.