Porte aperte in concessionaria: come cambiano dopo il Covid

porte aperte concessionaria

Già da tempo facevano parlare di sé. I porte aperte in concessionaria erano un argomento caldo e, soprattutto, erano all’ordine del giorno (o meglio del fine settimana). Poi, è arrivato il Covid-19 e la situazione è inevitabilmente mutata. I lanci delle reti di vendita delle Case si sono spostati on-line fino all’inizio dell’estate.

Adesso, un nuovo cambio di rotta: i porte aperte in concessionaria stanno ritornando. Ma, come accade per tante cose in questo periodo di “new normal”, in forma decisamente mutata. Se prima il dilemma era “servono davvero così tante porte aperte?”, oggi invece la domanda è “come farli per mettere in sicurezza clienti e dipendenti stessi dell’azienda?”.

PORTE APERTE IN CONCESSIONARIA: ECCO PERCHÉ SONO IMPORTANTI

Lo abbiamo già detto tante volte: oggi l’auto si può comprare su internet. La tecnologia esiste: le email, WhatsApp e tutti gli strumenti di comunicazione da remoto funzionano, i contratti digitali sono una realtà e l’home delivery, ormai, dopo il Covid è diventato una pratica diffusa. E allora, perché promuovere i porte aperte in concessionaria? Facile, per avere comunque il contatto di persona tra venditore e acquirente.

porte aperte concessionaria: venditore e clienti

E soprattutto per far sì che il cliente possa effettuare il test drive della vettura, aspetto sempre fondamentale quando si tratta di comprare un bene durevole e costoso come l’automobile.

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PORTE APERTE IN CONCESSIONARIA DOPO LA PANDEMIA

L’estate post-lockdown, con il miglioramento della situazione d’emergenza sanitaria, ha segnato il ritorno dei porte aperte, ovviamente nel rispetto delle norme anti-Covid. La strada perseguita dalle reti di vendita è stata quella di limitare gli ingressi agli showroom. Dunque, porte aperte in concessionaria su appuntamento e non più a ingresso libero come prima. In qualche caso, l’accesso senza prenotazione è stato ripristinato, ma sempre con il controllo che poche persone alla volta varcassero le porte degli showroom.

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D’altra parte, l’impressione è che il numero dei porte aperte in concessionaria sia destinato a diminuire rispetto al passato. La via alternativa, come abbiamo visto nei mesi scorsi, esiste: il marketing si è spostato sul digital, quindi il lancio di un modello può avvenire on-line, con eventi virtuali durante i quali l’utente può scoprire, vedere, analizzare ai raggi X la vettura in questione. Per il test drive non c’è problema. Basta prenotarsi per prove individuali, sempre su appuntamento. Un mix tra virtuale e fisico che nei prossimo futuro è destinato a diventare (lo sta già diventando) una soluzione concreta.

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