Quintegia Partner Meeting: ecco come sta cambiando il mondo dei concessionari

Leonardo Buzzavo

Il mondo della distribuzione automobilistica, all’interno del quale operano i concessionari, è in profonda trasformazione. Questo presupposto ormai assodato è stato al centro di Quintegia Partner Meeting, evento di inizio anno organizzato dalla società veneta e andato in scena oggi a Milano.

Quintegia Partner Meeting Milano

Come orientarsi tra le nuove forme della mobilità, le alimentazioni alternative e un livello sempre più elevato di tecnologia presente sulle vetture? A queste domande, di fondamentale importanza in vista del futuro, hanno provato a rispondere i relatori, davanti a una platea formata da aziende della filiera della distribuzione auto e addetti ai lavori.

Un fatto è certo: come sottolineato nel corso dell’ultima edizione di Automotive Dealer Day, l’attenzione del comparto si sta spostando sempre di più dal “prodotto auto” ai servizi ad esso correlati, con un’integrazione sempre più stretta tra fisico e digitale.

L’EVOLUZIONE DEL MERCATO AUTO

“Una panoramica sull’andamento dei vari brand è un warm-up ideale per raccontare la direzione che sta prendendo il settore” ha spiegato Leonardo Buzzavo, presidente di Quintegia, presentando i risultati ottenuti nel 2017 dalle principali Case auto e i loro progetti.

Approfondisci: guarda i risultati del mercato auto 2017

Il boom dei Suv, i programmi di elettrificazione (con, in particolare, la crescita dell’ibrido, che lo scorso anno ha superato per la prima volta nella sua storia la quota del 4% sul totale delle immatricolazioni) e il cammino verso la guida autonoma sembrano essere le direttrici principali del mercato dell’auto odierno.

In generale, citando un esempio su tutti, l’annuncio del Gruppo Toyota, che per primo ha dichiarato l’addio ai motori diesel, evidenzia in maniera chiara la trasformazione del mondo delle quattro ruote.

COME CAMBIANO LE CONCESSIONARIE IN ITALIA?

“La crescita del mercato auto è stata sostenuta dai noleggi e, soprattutto, dal canale delle società, grazie al superammortamento” ha analizzato Alberto Bet, research manager di Quintegia. Nel 2018, si prevede un ulteriore leggero incremento, fino a sforare la quota di 2 milioni di unità immatricolate.

Il trend positivo, ovviamente, sta influenzando anche la struttura delle reti distributive: dal 2016, infatti, secondo le rilevazioni di Quintegia, sembra essersi finalmente arrestato in trend del calo dei punti vendita sul territorio nazionale e, addirittura, nel 2017 si è verificato un piccolo aumento (+1%). La maggior parte dei concessionari (addirittura oltre l’80% se si considerano solo i Top 50 dealer) è posizionata nel nord del Paese.

Per quanto riguarda, invece, il numero degli imprenditori, il 2017 ha fatto registrare un leggero calo (1.097, ovvero -3% rispetto al 2016), ma anche qui la situazione, rispetto al periodo della crisi, si è ormai stabilizzata. Stesso discorso per i punti di assistenza sul territorio nazionale, diminuiti solamente dell’1% nell’ultimo anno. Siamo quindi di fronte a un settore che torna a esprimere trend incoraggianti.

Dove guadagnano i dealer? In Italia, la fetta delle auto nuove (56%) è ancora predominante, mentre in altri Paesi c’è una maggiore rappresentatività del post-vendita. Che, quindi, rimane senza dubbio l’area di business dal maggiore potenziale.

Quintegia Partner Meeting 2018

LA FORZA DEI TOP DEALER

Un fatto è certo: in questo contesto, la forza dei grandi dealer sta crescendo considerevolmente, in Italia e in Europa. Il fenomeno è stato spiegato dettagliatamente nel corso di Quintegia Partner Meeting.

“Il peso dei Top 50 dealer nella distribuzione automobilistica sta aumentando, e queste grandi aziende stanno cambiando pelle, differenziando il loro business” ha osservato Luca Montagner, senior advisor di Quintegia. Per citare un numero, se nel 2006 la quota di mercato detenuta dai concessionari top era del 17,4%, nel 2016 si è passati al 22,2%. Allo stesso tempo il loro fatturato medio è cresciuto del +25%.

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Di sicuro, questo trend è destinato a crescere ancora, in due direzioni: l’espansione dei territori coperti e l’ampliamento del portafoglio dei brand mandatari. Il futuro, dunque, è dei multi-marca e dei multi-sede.

Guardando al resto dell’Europa, anche in questo caso le aree di business nelle quali i grandi dealer italiani possono crescere ancora parecchio sono usato e aftersales. Oltre, ovviamente, a internet: le attività on-line, ad oggi, sono ancora ridotte, ma, ha specificato Montagner, “da qui al 2020 le cose sono destinate a cambiare”.

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