Quali sono i ricambi per auto più rubati?

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Con l’avvento di veicoli dotati di sistemi e motorizzazioni sempre più avanzate anche i ladri di ricambi per auto hanno deciso di fare un “salto di qualità”.

Oltre ai “grandi classici” come marmitte, autoradio e ruote, nelle mire dei criminali ora ci sono i pezzi del motore, della carrozzeria e dell’impianto elettronico degli EV. Dispositivi costosi e che, a causa delle ripercussioni dei conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese sul mercato mondiale, faticano a essere reperiti dagli attori della filiera dell’aftersales.

Per far fronte a questa penuria di materiali, automobilisti e ricambisti senza scrupoli hanno deciso di procurarsi queste parti con metodi poco anche disonesti. Stiamo parlando dei furti su commissione.

Sono molti i driver e gli autoriparatori che assoldano dei veri e propri “specialisti” del furto di pezzi di ricambio che saccheggiano le vetture di ignare persone lasciano il proprio mezzo parcheggiato in strada. Scopriamo insieme quali sono le parti di auto più rubate in Italia.

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Rubare “al passo” di un mercato in evoluzione

Secondo una ricerca compiuta dall’Associazione italiana periti estimatori di danni, in cima alla classifica dei pezzi di ricambio per auto più rubati ci sono le batterie al litio che alimentano gli EV. Il furto di questi dispositivi può essere davvero fastidioso e soprattutto caro, dal momento che è un danno che può sfiorare i 10.000 €.

L’analisi compiuta da Aiped si è concentrata sulle due città nelle quali questa disonesta pratica è giù presente: Milano e Roma. Nella Capitale e nel capoluogo lombardo durante il 2023 c’è stato infatti un aumento dei furti di ricambi superiore al 20% rispetto all’anno precedente.

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Federcarrozzieri e Codacons hanno inoltre hanno sottolineato che durante l’anno appena trascorso le richieste di aiuto da parte persone che si trovano, dalla mattina alla sera, senza un pezzo della loro auto sono aumentate del 30%.

Oltre alle batterie al litio gli altri cinque ricambi più rubati sono:

  • videocamere
  • paraurti
  • fari
  • cerchi in lega
  • marmitte catalitiche

Specialmente in quest’ultimo componente sono presenti dei metalli nobili come palladio, platino e rodio, il cui prezzo è paragonabile a quello dell’oro, che vengono sottratti dai ladri e rivenduti.

I modelli di auto che nel 2023 hanno subito il numero maggiore di furti delle proprie componenti sono stati: Smart, Fiat 500, Fiat Panda e Audi.

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Un fenomeno che potrebbe aumentare nei prossimi mesi

Gli ultimi sviluppi della guerra scoppiata lo scorso ottobre in Israele, e che ora hanno come secondo fronte il mar Rosso, potrebbe portare a una nuova e più grave carenza nella fornitura dei ricambi per auto.

La crisi del canale di Suez innescata dagli attacchi degli Huthi, gruppo armato dello Yemen affiliato ad Hamas, ai danni delle navi container che transitano in quell’importantissimo braccio di mare, potrebbe creare un rischioso effetto domino, attraverso ritardi nelle consegne e carenza di pezzi di ricambio. Una penuria che potrebbe portare a un nuovo e vertignoso aumento dei furti di vetture nelle città.

A denunciare questo possibile e preoccupante orizzonte degli eventi è la stessa Federcarrozzieri. “Numerose componenti delle automobili oggi in circolazione – analizza il presidente della federazione Davide Galliviaggiano su nave e non possono essere sostituiti da pezzi prodotti negli stabilimenti europei“.

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Se la situazione nel mar Rosso non tornerà in breve tempo alla normalità, nei prossimi mesi si potrebbe assistere a una impennata dei costi degli autoricambi come effetto di una domanda enormemente superiore all’offerta e, conseguentemente, a riparazioni sempre più costose e lunghe.

“A tutto ciò – conclude Galli – si aggiunge la questione dei furti su commissione: in questi giorni sempre più automobili arrivano nelle nostre autocarrozzerie depredate di pezzi come parafanghi, marmitte, specchietti, fanali, e altre componenti essenziali“.

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