Manca poco più di un mese al ritorno del Motor Show di Bologna, mentre il Milano Auto Show di Aldo Cazzola è stato rinviato al 2015. Ma quali riflessi hanno realmente queste vetrine dell’auto sulla gestione della concessionaria e, soprattutto, qual è l’opinione dei dealer? Se non tutti la pensano allo stesso modo, un dato è condiviso: i Saloni internazionali non producono conseguenze dirette sulle vendite. Secondo alcuni però hanno il potere di condizionare nel medio periodo, in virtù della loro capacità di dare visibilità ai prodotti delle Case auto rappresentate.
Su questi palcoscenici spesso debuttano in anteprima mondiale gli ultimi modelli dei Costruttori: dalle compatte ai crossover, dalle berline alle super sportive e a concept più o meno futuristici. In questo senso, ecco allora che il successo conquistato dal brand rafforza la posizione della Casa automobilistica e ripercuote i suoi effetti positivi anche sui dealer. La gestione della concessionaria, abbiamo detto, non subisce miglioramenti diretti in seguito ai Saloni ma per alcuni operatori della distribuzione risente del modo in cui i media parlano dei diversi modelli, generando aspettative potenti presso i consumatori. Mentre ci sono anche dealer che individuano in questo tipo di appuntamenti l’occasione perfetta per avvicinare i manager dei diversi marchi rappresentati.
Detto questo, non tutti i saloni hanno lo stesso peso. A livello italiano, sono due gli appuntamenti da segnare in agenda: il Motor Show di Bologna che, dopo la pausa dello scorso anno, dal 6 al 14 dicembre, e il Milano Auto Show, inizialmente previsto dall’11 al 21 dicembre e poi spostato al 2015 dal suo patron Aldo Cazzola. Tra le principali vetrine internazionali dei prossimi mesi troviamo invece il Salone di Detroit a gennaio 2015, a marzo quello di Ginevra e il mese successivo a Pechino.