Expo, il business dei dealer: prima i servizi, poi le vendite

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L’Expo avrà un impatto a medio termine sull’attività dei dealer. Non influirà subito sulle vendite, ma porterà più ricchezza che con il tempo arriverà in salone. Nell’immediato, comunque, ne beneficiano i servizi per i concessionari. Dai ricambi all’assistenza, senza dimenticare la domanda di mobilità, considerato il flusso di persone previsto. Per questo in Lombardia diversi saloni resteranno aperti ad agosto. A partire da Mocauto (a Milano). Oltre ai visitatori, si pensa anche agli addetti ai lavori, “alla gente che assiste le delegazioni – afferma Piero Mocarelli, presidente di Mocauto Group (nel capoluogo lombardo) – Bisogna soddisfare le esigenze di mobilità nell’intera Lombardia. Non tutti infatti alloggiano a Milano”. La formula è quella del noleggio (usato o km zero). In questo modo si fanno produrre le rimanenze. Per chi, poi, è legato al Gruppo FCA (official global partner di Expo Milano 2015), la vetrina sarà inevitabilmente migliore.

Il service costituisce una marcia in più, come conferma Tony Fassina, presidente dell’omonimo gruppo milanese. In tanti verranno a Milano in auto. Meglio quindi cogliere l’occasione e farsi trovare pronti a risolvere l’eventuale imprevisto, sempre dietro l’angolo. “Trarremo qualche beneficio dall’attività di officina”, sottolinea Fassina.

Oltre ai servizi per concessionari, nel medio/lungo periodo l’iniezione di ricchezza dovrebbe arrivare anche in salone. “L’effetto dell’indotto che alimenta l’Expo farà aumentare i consumi della gente, che a fronte di maggiori guadagni avrà più euro da spendere e magari deciderà di cambiare la vecchia auto con più di 10 anni”, sottolinea Mocarelli. Più consumi, quindi, anche nel settore automotive. Almeno questa è la speranza dei dealer.

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