Sicurezza auto del futuro, gli italiani sono i più sensibili

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Le prestazioni e lo stile hanno sempre il loro peso, ma non conta solo il lato prestazionale ed emozionale dell’auto. Gli italiani, infatti, sono i più attenti alla sicurezza nel Vecchio Continente. Ad evidenziarlo è una ricerca commissionata da AutoScout24 (il sito leader in Italia e in Europa per la compravendita di veicoli online con quasi due milioni e mezzo di annunci) e realizzata dall’istituto Gfk. Secondo l’82,6% degli intervistati residenti nel Belpaese la principale caratteristica dell’auto del futuro deve essere la sicurezza. Di fatto i numeri infrangono un luogo comune che vede gli italiani attenti in primo luogo alla linea della carrozzeria e alle prestazioni della macchina (elementi che rimangono comunque importanti). La seconda caratteristica più richiesta, per quanto riguarda sempre l’auto del futuro, è l’economicità d’uso.

LO STUDIO

Secondo quanto comunicato da AutoScout24, la ricerca ha coinvolto un campione di 8.811 persone fra i 18 e i 65 anni in Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Titolo dello studio (che fotografa l’evoluzione della mobilità individuale nel Vecchio Continente): The cars we want tomorrow. L’analisi ha evidenziato come, per l’82,6% degli oltre 1.400 italiani intervistati, la sicurezza dell’auto del futuro sia in testa alle peculiarità che i veicoli del domani dovranno necessariamente avere. Staccati i tedeschi, che si fermano al 73,9%. A seguire gli spagnoli (81,9%) e i francesi (78%). Non solo sicurezza per l’auto del futuro, però. Gli italiani, da sempre attenti al portafoglio, sono anche i più sensibili del Vecchio Continente all’alto costo dei carburanti nelle nostre stazioni di servizio, con una percentuale del 71,8%.

MOTIVI

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Il tasso di motorizzazione in Italia è tra i più alti del mondo

Alla base della continua richiesta di sicurezza c’è una situazione della rete stradale non proprio ottimale. Secondo l’Istat, le strade del Bel Paese sono fra le più caotiche. Il tasso di motorizzazione in Italia è passato da circa 501 autovetture ogni mille abitanti nel 1991 a circa 621 nel 2012. Si tratta di “uno dei tassi più alti del mondo e il secondo nell’Ue – puntualizza l’Istat -. Nel 2013 si è attestato a 608”. In base ai dati dell’Istituto di statistica, quasi il 75% delle persone usa l’auto per andare a lavorare. “Questo dato – ha dichiarato Maila Maniero, B2B Marketing manager di AutoScout24 – dovrebbe incentivare i produttori a investire maggiormente nella ricerca della massima sicurezza. Grazie ai rivelatori di distanza, agli avvisi di cambio corsia, alla frenata d’emergenza automatica e agli altri sistemi di assistenza sviluppati, la prospettiva di una guida senza incidenti non è più un lontano miraggio”.

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