La sicurezza in auto è ciò che più interessa agli automobilisti italiani. Che, contro ogni luogo comune, sono molto attenti ad allacciare la cintura di sicurezza non appena salgono sulla propria vettura. A rivelarlo è AutoScout24, il sito leader in Italia ed Europa per la compravendita di veicoli online, che ha lanciato un sondaggio sulla propria pagina Facebook (seguita da oltre 200mila follower).
CINTURE ALLACCIATE
Il 43% di chi ha risposto al quesito “Qual è il tuo primo gesto in auto” ha infatti indicato l’opzione “Allaccio le cinture perché la sicurezza prima di tutto”. Poco importa che si tratti di un comportamento virtuoso o del timore delle sanzioni, specie della decurtazione dei punti dietro l’angolo. Fatto sta che questo semplice ma fondamentale accorgimento, ormai, sembra essere consuetudine per i nostri connazionali. E il dato trova conferme nella ricerca europea commissionata a GfK, secondo la quale l’82,6% degli italiani intervistati ritiene che la sicurezza debba essere la caratteristica principale dell’auto del futuro. Infrangendo così un luogo comune che vuole gli italiani interessati essenzialmente alla linea della carrozzeria e alle prestazioni della vettura.
SICUREZZA AL PRIMO POSTO
Che la sicurezza in auto sia fortemente sentita da parte dell’opinione pubblica lo conferma anche un altro dato emerso dal sondaggio di AutoScout24. Il 7% degli intervistati ha infatti optato per la risposta “Accendo gli anabbaglianti” appena salgo in auto. Se la sicurezza occupa il primo posto, al secondo troviamo invece la passione per la musica in auto, che però non stupisce affatto. Il 37% degli intervistati ha indicato la risposta “Accendo la radio/lettore mp3 e cerco la mia colonna sonora preferita”. Meno entusiasmo ha invece riscosso la risposta “Accendo il climatizzatore perché ho sempre freddo/caldo” (5%), mentre solo il 2% ha dichiarato che la sua prima azione a bordo è dettata dalla necessità di viaggiare il più comodamente possibile. La stessa percentuale preferisce per prima cosa accendere il Bluetooth del cellulare per fare una telefonata. Nessuno dei partecipanti, però, ha deciso di dare la risposta “Attivo l’app per conoscere il traffico sul mio percorso”, segno di una certa rassegnazione di fronte a un evento vissuto ormai come ineluttabile.
