“Il 2014 è stato un anno molto importante per i social network e nel 2015 vedremo un ulteriore consolidamento del social media marketing delle concessionarie”. Parola di Matthew Watkins, titolare dell’agenzia WatkinsMedia e vero e proprio esperto in materia, al quale abbiamo chiesto di analizzare l’andamento delle diverse piattaforme disponibili sul mercato. Obiettivo: mettere in luce quelle più promettenti, sulle quali anche i dealer potranno puntare con maggiore decisione nel nuovo anno.
Il primo posto di questa speciale classifica resta saldamente nelle mani di Facebook, che risulta in crescita anche nel 2015. “In molti hanno predetto la sua morte – osserva Watkins – ma la realtà è che oggi è ancora più potente per l’online advertising e questo porterà a un aumento del costo per click in Italia”. Il social media marketing delle concessionarie non potrà prescindere dalla presenza su questo canale e, soprattutto, da un utilizzo che non si limiti a riproporre contenuti tradizionali. “Investire con efficacia su Facebook – spiega Watkins – significa lavorare su content marketing, engagement, inteso come interattività e capacità dei brand di aprire conversazioni e creare dialogo, e customer care, cioè sull’offerta di assistenza ai consumatori”.
Se Facebook conferma la propria popolarità, Instagram emerge come un social network da non sottovalutare. “Questa piattaforma – sottolinea il titolare di WatkinsMedia – è in grado di generare 15 volte più engagement rispetto a Facebook e il 57% degli utenti lo utilizza tutti i giorni”. Ottimo posizionamento e prospettive anche per la rete professionale di Linkedin. “Da alcuni anni ha migliorato l’offerta di contenuti e funzionalità del sito e nel 2015 è in forte crescita. Altamente consigliato aprire una pagina aziendale con il curriculum vitae delle principali persone in azienda per migliorare il posizionamento su Google e rafforzare la propria visibilità e reputazione”.
Anche Tumblr, secondo Watkins, sta andando bene e rappresenta un paradiso inesplorato per le aziende. Cattive notizie, invece, per quanto riguarda Twitter e Pinterest: il primo ha una crescita lenta in Italia e non sembra voler esplodere; anche il secondo non parte e, dopo una crescita molto veloce, ora le aziende hanno difficoltà a trovare vantaggi. “Il grande perdente – conclude Watkins – è Google+ che sembra non voglia decollare, anche se rimarrà sempre utile per il posizionamento sui motori di ricerca”.