La scelta dei giusti software gestionali per concessionari è decisamente strategica in vista del raggiungimento di risultati importanti. Così è stato per il Gruppo Ferri Auto, concessionario multimarca operante in provincia di Udine e Treviso. A questo proposito abbiamo intervistato il presidente Giorgio Sina che guida l’azienda familiare grazie al sostegno della moglie e del figlio. “Siamo partiti nel 1991 rilevando una concessionaria Lancia a Udine, nel 2000 abbiamo aggiunto anche Alfa Romeo e dal 2004 abbiamo acquisito altri nove marchi (Subaru, Renault, Mitsubishi, Dacia, Abarth, Kia, Hyundai, Ssang Yong e Volvo)”.
Questa realtà importante dà lavoro a 75 dipendenti e lo scorso anno ha fatturato circa 70 milioni di euro, più che raddoppiati rispetto ai 35 milioni del 2010. “Negli ultimi cinque, sei anni – racconta Sina – abbiamo continuato a crescere non solamente in termini di fatturati ma anche di marginalità e quindi, nonostante le difficoltà, possiamo essere contenti dei risultati raggiunti”. Risultati resi possibili, tra l’altro, anche dall’utilizzo quotidiano di uno tra i migliori software gestionali per concessionari. “Ad eccezione di Renault – conferma il titolare di Ferri Auto – abbiamo già da tempo un unico gestionale per tutti i brand che rappresentiamo e questo ci ha permesso di portare avanti un minuzioso controllo di gestione per quanto riguarda, ad esempio, i margini sulle vendite, la configurazione degli incentivi e il post vendita”. Nel gestionale, inoltre, è perfettamente integrato il CRM perché attorno alla cura del cliente ruota ormai tutta la gestione della concessionaria.
Ma oltre all’aspetto gestionale, quali sono gli altri punti di forza del Gruppo Ferri? “Sicuramente – risponde Sina – è importante saper gestire bene l’usato e il post vendita, che genera un grande bacino di clientela. Così come ci ha premiato la riduzione dei costi di struttura determinata dalla scelta di raggruppare sei marchi nella stessa struttura di 30 mila mq scoperti e 5 mila mq coperti a Udine. In questo modo, infatti, siamo riusciti a spalmare i costi fissi su un maggiore fatturato”.