Una nuova era, anche per i concessionari: è questa la filosofia di Stellantis. Il Gruppo nato a gennaio con l’unione tra FCA e PSA darà vita entro due anni ad una nuova rete di vendita e ha già comunicato ai dealer la disdetta del mandato attuale, prevista per il 2023.
L’annuncio è arrivato a tutti i dealer e alle associazioni di categoria dei vari Paesi da parte di Stellantis con singole teleconferenze virtuali per ogni Paese europeo per avvisare i titolari dei concessionari di Vauxhall, Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Alfa Romeo, Fiat e Jeep dei cambiamenti.
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QUALI SONO I PIANI DI STELLANTIS
Stellantis intende creare un nuovo sistema di vendita e distribuzione multimarca, in linea con le direttive europee, a partire da giugno 2023. Ciò che trapela dall’azienda è la volontà di allinearsi ai cambiamenti normativi e ai nuovi trend dell’automotive, rafforzando il proprio modello di distribuzione e promuovendone uno che sia sostenibile, snello ed efficiente per tutti gli asset del Gruppo.
Questo nuovo sistema, in cui saranno comunque naturalmente coinvolti i rappresentanti dei concessionari, porterà benefici all’intera filiera e porterà Stellantis in una nuova fase della sua evoluzione, al passo con quella del settore automobilistico.
LE CONSEGUENZE DELLA SCELTA
Il numero dei concessionari calerà, un trend già in atto da tempo comunque. E a farne le spese saranno soprattutto i dealer piccoli rispetto ai gruppi medio-grandi.
La notizia è stata accolta con preoccupazione soprattutto in Inghilterra e Francia, mentre in Italia le reazioni sembrano essere più fredde. È utile ricordare come secondo i dati Federauto, nel 2007 le concessionarie in Italia erano 2.785, mentre nel giugno 2020 sono diventate 1.294.