Secondo gli americani, la migliore piattaforma web per concessionari auto in Italia e fra le migliori al mondo è quella di Smilenet. L’azienda di Verona, focalizzata sulle strategie digitali per dealer, è infatti stata insignita del prestigioso riconoscimento degli Automotive Website Awards (AWA), rivolti alle aziende digital operanti nel settore auto in Usa e in Europa. Segni particolari: essersi distinta per l’eccellenza e le performance dei propri prodotti e servizi. La cerimonia annuale di consegna dei premi AWA è avvenuta lo scorso 22 gennaio a San Francisco, negli Stati Uniti.
Smilenet è stata premiata all’interno della categoria Peak Performance – Websites EU che riconosce il più avanzato CSM sul mercato europeo, il più efficace design e tra le migliori piattaforme al mondo dedicate al settore automotive. Un riconoscimento che per la prima volta viene assegnato ad un’azienda italiana. “Volevamo creare una piattaforma di riferimento – commenta Ivan Fila, amministratore delegato di Smilenet – ma non credevamo, essendo noi una Pmi in Italia, di poter essere insigniti di un premio così prestigioso a fianco delle migliori digital companies in Usa e in Europa”.
L’azienda da oltre 15 anni offre servizi, software e applicativi professionali con una forte specializzazione nel settore automotive. Grazie al lavoro di 15 collaborazioni e diverse partnership esterne, si occupa della definizione delle strategie digitali per dealer importanti, così come per rivenditori, aziende di assistenza nel settore auto e associazioni nazionali di imprenditori. L’offerta di servizi è a tutto campo: dalla progettazione di siti web professionali, siti mobile e App, alle campagne di social marketing, AdWords, sms marketing, display e sms advertising oltre a tecniche Seo per il posizionamento sui motori di ricerca. Con lo sguardo sempre rivolto su ricerca e formazione per garantire un’elevata qualità dei prodotti e del servizio alla clientela, che ha permesso a Smilenet di crescere anche negli anni più bui vissuti dal settore automotive.
