Diventare dealer 2.0 è l’ambizione di tutti i concessionari, soprattutto quelli top. Claudio Di Cillo, dealer coach di DealerK, spiega qual è la strada da imboccare per raggiungere questo obiettivo. “I grandi gruppi devono seguire la strada dell’automazione e dell’integrazione – ha sottolineato Di Cillo in occasione del Digital DealerKlub, parlando di strategie digitali per le grandi concessionarie -. Spesso si trovano ad affrontare quattro grandi tematiche: i sistemi della Casa madre, il CRM, il sito web e il DMS (Dealer management system). È questa la grande sfida per loro”.
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OSTACOLI
“Le principali difficoltà, che si incontrano nel processo di integrazione, riguardano la gestione di un grande numero di informazioni: in genere i top dealer hanno stock molto grandi di vetture, così come ogni giorno e ogni mese entrano tantissimi clienti nei loro saloni (prospect e reali, vendita e post vendita)”, ha evidenziato Di Cillo. Un altro nodo al pettine è “gestire molte sedi e molti DMS. Questo perché molto spesso i grandi concessionari hanno più mandati e non tutte le Case auto certificano tutti i DMS. Quindi devono far parlare, contemporaneamente, più lingue in azienda”. Nel momento in cui si parte, occorre fare un’analisi iniziale, completa e con una visione nel lungo periodo, “in modo tale da intraprendere la strada giusta per raggiungere l’obiettivo: vendere macchine e servizi di officina attraverso il web”, ha sintetizzato Di Cillo, sviscerando le strategie digitali per le grandi concessionarie.
OBBLIGHI E CONSIGLI
“Quali sono i must have per un dealer 2.0? Sicuramente un software scalabile, un sistema che sia totalmente integrato, a livello di DMS, con il sito web (e questa operazione deve essere a basso costo) e un sistema che gestisca efficacemente i lead nel CRM in modo automatizzato”. Il punto di partenza è “decidere di intraprendere questo percorso che rappresenta l’unica strada percorribile per un dealer, per evitare di non fare più questo mestiere. Il primo passo è avere questa consapevolezza, il secondo è scegliere i partner giusti per farlo”, ha concluso Di Cillo, di DealerK.
