La telematica in auto è un ambito che le flotte aziendali conoscono già molto bene e che comincia a riguardare anche il target privilegiato dei dealer, ovvero i privati. Per i concessionari si tratta di una frontiera da esplorare. Anche nel settore corporate, però, ci sono tante potenzialità inespresse.
E’ quanto emerge da due inchieste che la nostra redazione ha condotto nei primi mesi di quest’anno: Concessionari e nuova mobilità, su un campione di 40 dealer, e La telematica sale a bordo 2020, su un campione di 82 Fleet Manager di aziende nazionali e multinazionali, con un parco rappresentato di 81.882 veicoli gestiti.
LO STATO DELL’ARTE DELLA TELEMATICA
FLOTTE AZIENDALI
Per quanto riguarda le flotte aziendali, il numero delle auto dotate di black-box è in crescita. I principali noleggiatori, infatti, installano sempre di più le scatole nere a bordo dei veicoli che consegnano alle aziende clienti. Fatto sta che se nel 2017 (anno della nostra prima rilevazione sulla telematica nelle flotte aziendali) il dispositivo era installato sul 17% dei veicoli del campione considerato, oggi questa percentuale sale al 50%.
I Fleet Manager delle aziende, inoltre, sono soddisfatti dei costi del servizio (quasi il 90% li ritiene adeguati) e dell’offerta, che per l’81% è adeguata e per il 16% addirittura superiore alle esigenze.
Di contro, la scelta della telematica è ancora troppo poco strategica (il 70% del campione riferisce che la scelta della black-box deriva alla volontà del provider), i dati vengono ancora poco utilizzati (solo il 30% li usa nel lavoro quotidiano) e il fornitore, stando a quanto affermato dal 74% delle aziende, viene identificato con la società di noleggio (anche se in realtà la scatola nera viene fornita e installata dalla società di telematica).
Quali sono i vantaggi della black-box? Per la maggior parte del campione (35%) la sicurezza è il principale plus portato dall’utilizzo della black-box.
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PRIVATI
Se, guardando alle flotte aziendali, le potenzialità inespresse sono tante, il legame tra i privati e la scatola nera è ancora agli albori. I servizi, hanno affermato i concessionari, sono quasi esclusivamente utilizzati in accompagnamento all’offerta assicurativa.
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Secondo il 20% dei concessionari nessun cliente è interessato alla scatola nera, mentre per il 45% i clienti interessati sono meno del 30%. Secondo gli intervistati, infatti, la black-box, oltre che come uno strumento di risparmio assicurativo, viene vista anche come un’invasione della privacy.
Ad ogni modo, i concessionari sono interessati alle potenzialità della telematica. Difatti il 56% dei dealer intervistati ha dichiarato di aver stipulato accordi (per lo più tramite la Casa madre) per l’installazione delle scatole nere sui veicoli.
