Telematica e concessionari: il binomio che forse non ti aspetti, ma che è destinato a crescere esponenzialmente in futuro. La mobilità a quattro ruote sta cambiando radicalmente e la scatola nera sui veicoli (anche come alleata dei dealer) sta prendendo sempre più piede.
TELEMATICA E CONCESSIONARI: I DATI ANIA
La dimostrazione del binomio crescente “telematica concessionari” e, in generale, “telematica e mondo dell’auto”, arriva da recenti dati di Ania (l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici), secondo cui il nostro Paese è al primo posto al mondo per numero di dispositivi elettronici installati sulle vetture, ovvero le cosiddette black-box.
Le stime aggiornate al 2016 e riferite all’Europa, parlano di oltre 5,5 milioni di scatole nere installate, la maggior parte (oltre l’80%) proprio nel nostro Paese, che precede Regno Unito, Spagna e Francia.
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I VANTAGGI PER I DEALER
Cos’è la black-box? Non è altro che un piccolo apparecchio che, generalmente, viene installato dentro al cruscotto della vettura. Collegandosi alla presa OBD, registra e immagazzina i dati provenienti dalla centralina dell’auto o del veicolo commerciale, in particolare quelli relativi allo stato del mezzo e allo stile di guida del driver. Attraverso una Sim telefonica contenuta all’interno della scatola, consente anche una tracciabilità GPS del veicolo 24 ore su 24.
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La black-box consente quindi il monitoraggio degli stili di guida, consente di registrare i crash e fornisce puntuali informazioni in caso di incidente e/o sinistro assicurativo. In prospettiva, per i concessionari, come rilevato anche all’ultima edizione di Automotive Dealer Day, la telematica potrà rilevarsi un’alleata specie in ottica di fidelizzazione, attraverso i cosiddetti sistemi di diagnostica preventiva, utili per richiamare i clienti in officina nella fase di post-vendita.