I trend del Post vendita: -4,7% nel primo semestre del 2019

I trend del post-vendita del primo semestre 2019

L’aftermarket applicato all’automotive continua a rallentare, ricalcando i trend di tutto il settore. Un andamento quello del post vendita che verte in negativo, fin dai primi mesi del 2019, giungendo alla conclusione del primo semestre con un -4,7% generale, come viene evidenziato dalle ultime analisi di GiPa Italia.

L'andamento del post vendita nel primo semestre del 2019

La cause di questo continuo calo sono imputabili a molti fattori, che hanno contribuito a infondere incertezza e sfiducia nell’economia, rendendo i consumatori meno propensi all’acquisto.

IL 2019 DEL POST-VENDITA: UNA TENDENZA ANCORA NEGATIVA

“Il primo semestre non è andato bene”, esordisce Marc Aguettaz, Managing Director di GiPa Italia, riferendosi a quel -4,7% che continua a rallentare il settore del post vendita in Italia. Un trend pressoché generale, che va a colpire tutta l’economia.

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Questa tendenza viene sottolineata anche dai dati Istat relativi alla conclusione del primo semestre 2019: se da un lato migliorano il mercato del lavoro e il potere d’acquisto delle famiglie, dall’altro i ritmi produttivi affrontano una fase di grande debolezza.

Così come nel settore dell’automotive, che ha iniziato a registrare un calo fin dai primi mesi del 2019, raggiungendo il suo apice ad Aprile, che tra le festività e i ponti ha quasi dimezzato i giorni lavorativi effettivi.

VALORI DEL PRIMO SEMESTRE 2019 DELL’AFTERMARKET

I dati emersi dall’analisi di GiPa Italia evidenziano tendenze negative in tutto il settore, ad eccezione delle officine meccaniche, che concludono il primo semestre con +2% rispetto allo steso periodo nel 2018.

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Il segno positivo, come spiega Aguettaz, è imputabile principalmente alle dinamiche del parco e alla sua anzianità, che conta ad oggi circa un 48% di vetture con più di 10 anni. È fisiologico quindi che più aumenta l’età dell’auto e più brevi saranno gli intervalli di manutenzione.

I trend dell'aftersale del settore dell'automotive nel 2019

Stabile anche il valore dei passaggi nelle officine indipendenti (esclusi i  gommisti), con un lieve calo dello 0,2%.

La situazione si complica invece per tutti gli altri canali: nel 2019 i passaggi in concessionaria registrano -1,9%, mentre i gommisti -2,8%. Su questi ultimi hanno influito molto anche le condizioni climatiche: “La totale assenza di inverno ha avuto un ruolo determinante nell’acquisto di pneumatici”, afferma Marc Aguettaz.

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Peggiora notevolmente il trend degli OES (-8%) e delle officine autorizzate (-10,9%). Assolutamente negativo il trend delle attività dei carrozzieri, che raggiunge un -14,8%, compensato però da un aumento del 10% del valore del passaggio medio.

LE CAUSE DEL CALO NEL POST VENDITA

Un trend, quello registrato fino ad ora, quasi fisiologico spiega il Managing Director di GiPa Italia. Dalla fine del multilateralismo alla Brexit, che si aggiungono alle continue incertezze in campo politico, è facile comprendere come il settore dell’aftermarket abbia subito un forte rallentamento.

Se poi si considera anche la campagna di demonizzazione del diesel e l’incidenza dell’ecotassa, i consumatori tendono a tirare la cinghia sulle spese non di primaria importanza.

COSA ASPETTARSI NELL’IMMEDIATO FUTURO

“Prevedere il futuro è impossibile”, conclude Marc Aguettaz, “possiamo dire, però, che i trend degli ultimi due mesi facciano pensare a una certa stabilità.” Le previsioni per i prossimi mesi, infatti, attendono una sorta di effetto di recupero di quello che è stato il primo semestre.

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Se il trend dovesse procedere come lo scorso anno, a conclusione del 2019 è previsto un -2/-2,5% per la totalità dell’aftersales nel settore automotive.

Per quanto riguarda la filiera distributiva, non si esclude un possibile aumento dei prezzi per l’acquisto di ricambi originali.

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