Federauto: allarme truffe, un danno anche per i dealer

Filippo Pavan Bernacchi truffe auto

Occhio alle truffe quando si acquista un’auto. Il monito arriva dal presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi, che sottolinea poi la necessità di “rammentare ai consumatori la differenza tra un concessionario ufficiale e un commerciante generico“.

truffe auto Pavan Bernacchi

I comportamenti disonesti, saliti recentemente alla ribalta delle cronache, rappresentano infatti un danno notevole per il cliente finale, ma anche per la categoria dei concessionari, che si trova a dover fronteggiare una concorrenza davvero sleale e, spesso, ad essere confusa con chi realmente è responsabile di queste truffe.

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L’ULTIMO CASO

Il binomio “truffe auto” è purtroppo ricco di casi spiacevoli. L’ultimo in ordine di tempo è quello di un commerciante di auto nel quartiere di Dergano (Milano), che dopo aver venduto sul sito di AutoScout24 le stesse auto a più clienti a fine luglio ha chiuso improvvisamente le serrande, sparendo nel nulla con il denaro.

“Le cronache nazionali sono piene di casi del genere – ammonisce Pavan Bernacchi – E a farne le spese sono gli acquirenti, ma anche noi concessionari. Negli articoli, ma anche nei vari TG e in programmi come ‘Mi manda Rai 3” e “Striscia la Notizia” si fa quasi sempre riferimento al commerciante come a un ‘concessionario’, ma, anche in questo caso, non è così”.

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OCCHIO AL FORNITORE

Occorre, quindi, prestare particolare attenzione alla scelta del fornitore, tenendo conto che “i concessionari sono gli unici rappresentanti delle Case sui territori”.

A volte accade che alcuni siti riportino erroneamente la denominazione “concessionaria”, quindi per essere sicuri occorre “andare nel sito delle Case e verificare se l’ente di vendita che si è scelto compare nell’elenco dei concessionari”. In alternativa “telefonare al numero verde delle Case”.

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