Il futuro dei veicoli sembra procedere verso un unico senso, quello di una mobilità sempre più connessa e sicura. A tal proposito molte si stanno muovendo verso la realizzazione di progetti per la guida autonoma, perché la tecnologia c’è, ma mancano i test.
Il Gruppo TÜV SÜD, in accordo con la legislazione, ha infatti avviato una partnership per lo sviluppo della certificazione dei veicoli autonomous driving, con lo scopo di arrivare a uno standard di omologazione sicuro ed efficace.
L’OMOLOGAZIONE DEI VEICOLI A GUIDA AUTONOMA DI TÜV SÜD
In collaborazione con NVIDIA, azienda produttrice di processori grafici e multimediali, e AVL GmbH, istituto di ricerca indipendente per la consulenza automobilistica, TÜV SÜD ha avviato già nel 2018 lo sviluppo di un processo di omologazione per la guida autonoma, che sfruttasse la digitalizzazione.
I test tradizionali, infatti, non possono essere applicati a questo nuovo modo di intendere la mobilità, poiché per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, le componenti tecnologiche utili per l’automazione devono tenere conto di tutte le variabili che si possono proporre in una situazione di traffico.
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Variabili stimate, secondo gli esperti di TÜV SÜD, intorno alle 100 milioni per ogni funzione di autonomous driving. Questo richiederebbe un’enorme capacità di calcolo e, con le attuali tecnologie, un impiego di risorse e tempistiche pressoché irrealizzabili.
STABILIRE LO STANDARD
Già molte Case automobilistiche si sono mosse nella direzione della guida autonoma: Tesla, Volvo, il Gruppo VW, Nissan e non solo hanno in cantiere numerosi progetti per realizzare veicoli (auto e moto) a guida completamente autonoma, o con un elevato livello di autonomia.
“Solo attraverso la validazione della simulazione è possibile utilizzare efficacemente i risultati ai fini dell’omologazione”, afferma Christian Gnandt, Responsabile Virtual Methods di TÜV SÜD. Le tecnologie di AVL GmbH coniugano il virtuale con il reale, ricreando una condizione ottimale per testare fisicamente i veicoli all’interno di AVL DRIVINGCUBE™, un banco di prova specifico per la guida autonoma.
Lo standard di omologazione deve procedere di pari passo con lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma. TÜV SÜD si sta impegnando per definire quali simulazioni saranno fondamentali per definire tale standard.
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In sostanza bisognerà chiarire i requisiti di sicurezza che la tecnologia autonoma deve possedere, gli scenari di guida critici ideali nel rispetto delle plausibili situazioni di traffico e, infine, stabilire un criterio di valutazione oggettivo applicabile alle tecnologie delle diverse Case.
“In futuro avremo bisogno di simulazioni per la validazione e approvazione di veicoli autonomi, poiché i collaudi fisici sono limitati e non modulari. Per questo TÜV SÜD è alla costante ricerca di strumenti di simulazione affidabili, efficaci e modulari e NVIDIA DRIVE Constellation™ fornisce proprio questa tipologia di soluzioni.”
Dr. Abdellatif, Responsabile Automated Driving e Driver Assistance System di TÜV SÜD Mobility
GUIDA AUTONOMA: COSA SUCCEDE IN ITALIA?
In Italia, così come in Europa, la legislazione si sta muovendo per venire incontro alle nuove esigenze di mobilità. Basti pensare all’introduzione del nuovo protocollo per le emissioni WLTP, che a partire da settembre 2019 si applica anche sui veicoli commerciali leggeri.
Anche la definizione dei 5 livelli di guida autonoma è stato un importante passo verso la nuova mobilità, stabilendo anche la reale affidabilità di un veicolo e il suo grado di sicurezza attivo e passivo.
Allo stato attuale, quindi, vediamo come l’autorità non sia più un semplice organo di controllo, bensì collabori con le aziende durante il processo di sviluppo delle diverse tecnologie.