Un anno dopo le auto, tocca ai veicoli commerciali. Dal prossimo 1 settembre, tutti i nuovi veicoli commerciali leggeri immatricolati dovranno rispettare il ciclo di omologazione WLTP per il calcolo dei consumi e delle emissioni.
Il WLTP, come sappiamo, ha preso il posto del vecchio ciclo NEDC e si basa su una simulazione delle condizioni di test più vicine all’uso reale del veicolo. Un intento nobile che, però, lo scorso anno per le auto ha avuto conseguenze rilevanti sul mercato. Tradotto: ritardi nelle consegne e blocco della produzione di alcuni modelli.
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VEICOLI COMMERCIALI: COSA CAMBIA DA NEDC A WLTP
Con il nuovo ciclo di omologazione WLTP, i veicoli commerciali verranno testati simulando velocità basse, medie, alte e autostradali, nelle varie combinazioni motore/trasmissione, sia nella versione più leggera sia in quella più pesante, in modo da minimizzare le differenze fra i diversi allestimenti.
Con l’adozione del nuovo standard, le accelerazioni devono essere più rapide, la durata del test è maggiore, la distanza percorsa più grande, le fermate più brevi e la velocità massima raggiunta più elevata.
Il veicolo dovrà percorrere 23 km in 30 minuti, per una velocità media di 46,5 km/h, una massima di 131 km/h e una percentuale di stop del 13,4% (era il 25% nel ciclo NEDC). Per questo, si tratta di uno standard più veritiero, che prende in considerazione situazioni che si avvicinano molto di più alla realtà.
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IMPATTI ATTESI SUL MERCATO
Rispetto allo scorso anno, indubbiamente, le Case sono maggiormente pronte ad affrontare il passaggio da NEDC a WLTP. In secondo luogo, i veicoli commerciali in commercio sono di numero inferiore rispetto alle auto, quindi la transizione sarà più agevole. Terzo: il mondo dei veicoli commerciali sta nuovamente beneficiando del superammortamento. Tutto questo fa pensare che gli impatti sulle vendite saranno minimi.
Di sicuro, con l’entrata in scena del WLTP, potranno trarre giovamento le vendite dei veicoli commerciali a basse emissioni, in particolare gli elettrici e gli ibridi.