Lo abbiamo ribadito nelle settimane scorse: i veicoli commerciali sono un settore cruciale per i concessionari e calano in misura minore rispetto alle vetture (-11% dall’inizio dell’anno). Tuttavia la prenotazione degli incentivi procede a rilento.
Dei 10 milioni di euro destinati ai veicoli commerciali elettrici (con peso fino a 3,5 t e oltre 3,5 t) a fronte di rottamazione, finora è stata assegnata solo una misera quota del 6%. Risultato: 9,4 milioni sono ancora disponibili. E a giugno il calo del settore è stato molto evidente: solo 13.166 mezzi immatricolati (-23,5% rispetto a giugno 2021).
VEICOLI COMMERCIALI: INCENTIVI A RILENTO
Perchè gli incentivi sugli LCV non funzionano? Una risposta a questa domanda arriva dall’analisi di Unrae, che sottolinea “l’esclusione dal beneficio dei veicoli a combustione tradizionale, ovvero la categoria che copre il 98,3% del mercato dei veicoli commerciali”. Mezzi che, grazie alla rottamazione di quelli vecchi, potrebbero contribuire al rinnovo del parco circolante e alla riduzione delle emissioni.
“In quest’ottica, anche il Consiglio Europeo, pur confermando di recente l’orientamento all’elettrificazione del comparto dei Van, ha mostrato un’apertura sulla possibilità di utilizzare biocarburanti e combustibili alternativi per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti” ha spiegato il presidente di Unrae Michele Crisci.
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LA STRUTTURA DEL MERCATO DEGLI LCV
Unrae sottolinea che rispetto al 2021 i privati perdono oltre un quarto dei volumi (18,6% di quota). Calo di dimensioni importanti anche per il noleggio a breve termine (-36,5%, pari al 3,9% di quota), mentre il noleggio a lungo termine dei veicoli commerciali guadagna quasi 12 punti di market share, arrivando a rappresentare oltre un terzo dei veicoli commerciali.
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Per quanto riguarda le alimentazioni, come anticipato, il diesel cala, ma mantiene il 74,8% di quota anche nel 2022, mentre gli elettrici sono fermi all’1,7%. I mezzi a benzina rappresentano il 6,9% del totale, mentre gli ibridi crescono all’11,2%. Dati che, in ogni caso, testimoniano come il mondo dei veicoli commerciali sia ancora legato alle motorizzazioni tradizionali.